Il Licata alza la voce sull’ipotesi, della Lega Nazionale Dilettanti, di disputare le restanti partite della stagione a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus. Attraverso una nota, pubblicata sulla propria pagina Facebook, il presidente Nicola Le Mura ha espresso il proprio disappunto.
“In merito alle recenti misure legate all’emergenza Coronavirus assunte dagli organi nazionali statali e federali, l’A.S.D. Licata Calcio fa presente che la prosecuzione del campionato con la disputa delle gare a porte chiuse costituisce una enorme penalizzazione per quelle associazioni sportive dilettantistiche che, come la nostra, avevano fissato dei budget, comunque cospicui, i quali tenevano conto anche degli introiti derivanti dagli incassi al botteghino in occasione degli incontri casalinghi.
Nel nostro caso, addirittura, essendo il calendario del Licata già gravato da una gara interna che si disputerà giovedì 9 aprile p.v., per la quale dunque era già previsto un incasso estremamente ridotto, si verificherà un insostenibile azzeramento degli introiti che comporterà inevitabilmente conseguenze negative circa l’organizzazione delle rimanenti trasferte e il pagamento dei rimborsi delle spese sostenute dai nostri calciatori, tecnici e collaboratori.
Ci chiediamo: non sarebbe più opportuno, se non altro per tutto il movimento dilettantistico calcistico di vertice, ipotizzare un temporaneo rinvio dei campionati in attesa degli sviluppi della confusa situazione sanitaria mondiale e nazionale, come del resto è già stato fatto per gli altri gironi della Serie D?”.