Intervistato dai colleghi di GiornaleRossoBlù, Nicola Canonico parla del suo accostamento al Taranto: “Non ci sono notizie o indiscrezioni. Penso che Giove abbia detto con chiarezza perché ci siamo incontrati: curo lavori su Taranto, ne abbiamo discusso. Non è stata intavolata alcuna trattativa inerente il club calcistico rossoblu: abbiamo i campionati ancora attivi, in piedi, quindi onoriamo gli impegni dei rispettivi tornei. Successivamente si penserà al futuro. A Taranto vengo spesso con piacere a trascorrere qualche giornata, è una città affascinante. Bisceglie? E’ un luogo pittoresco: però, per quel che concerne la materia calcistica, dopo dieci anni sono arrivato ad un punto di non ritorno, privato degli stimoli. Penso di aver compiuto un miracolo calcistico. Dopo tanti anni di Eccellenza, ho rilevato il Bisceglie e l’ho condotto in C. Ricordo l’emozione della festa promozione, ho provato a spiegarlo a qualche amico: conquistare quel traguardo è stato inimmaginabile. Con le dovute proporzioni, equivale ad acquisire un club, proiettarlo nella massima categoria e fargli disputare la Champions. Nel calcio non esiste la riconoscenza. Per me è una certezza: dopo aver vinto tanto, aver fatto divertire i sostenitori del Bisceglie, si è dimenticato tutto al cospetto di un’annata iniziata male. Da ottobre ho annunciato il mio disimpegno, mi sono messo da parte, ho provato attivamente a cedere il titolo, non ho più stimoli per continuare. La piazza di Taranto è importante, senza ombra di dubbio: merita di disputare la serie C ad occhi chiusi, però vincere un campionato di D è sempre complesso”.