Per una stagione calcistica ormai agli sgoccioli con ancora due turni da disputare oltre alle sfide play-off e play-out che si svolgeranno successivamente, si apre per le tante tifoserie deluse per non aver centrato la promozione nei professionisti sul campo, il sogno ripescaggio.
Al fine di comprendere al meglio quali siano le necessità primarie, in attesa della pubblicazione ufficiale dei criteri, per le compagini che intendono perseguire tale strada, durante la trasmissione di giovedì sera andata in onda sulle web frequenze di ForzaNocerina.it, il direttore generale della Gelbison Matteo Canale ha chiarito determinati aspetti decisivi:
“Innanzitutto, ci tengo a chiarire come da fonti di corridoio, non si prevedono troppi vuoti d’organico. Le squadre in difficoltà risultano essere attualmente Messina, Triestina e Lucchese, che comunque nelle prossime settimane disputeranno i play-out per il mantenimento della categoria e bisognerà vedere, quindi, se potrebbero creare posti liberi per eventuali ripescaggi o meno”.
Ciò che nelle ultime settimane ha fatto scalpore, traendo in inganno su diversi aspetti, è l’aumento della fideiussione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C:
“Per le società già presenti in Lega Pro che hanno ottenuto la salvezza sul campo, la fideiussione dell’importo di 700.000 euro, riguarda esclusivamente quelle società che non rispettano l’indice di liquidità.. Chi rispetta tale indice che può configurarsi già al pagamento delle mensilità di marzo e aprile ai tesserati, è tenuto a versare la somma di 350.000 euro. Per quanto riguarda, invece, le società di serie D che hanno ottenuto la promozione diretta in Serie C, che dimostrano attraverso il rilascio di apposite liberatorie di aver rispettato tutti i pagamenti al 30 giugno, la fideiussione sarà di 350.000 euro”.
Tornando alla questione ripescaggi, i criteri previsti dalle licenze nazionali sono così delineati dal direttore Canale:
“I criteri da rispettare per un eventuale ripescaggio sono i criteri legali ed economico finanziari, i criteri organizzativi ed i criteri strutturali. Per quanto riguarda i primi, si fondano sul famoso assegno circolare di 300.000 euro a fondo perduto da consegnare alla F.I.G.C., oltre al deposito delle due fideiussioni. Naturalmente è necessario versare quanto dovuto per l’iscrizione in Serie C, che per le società che intraprendono questa strada è di 105.000 euro, ma non bisogna sottovalutare anche la necessità di versare quanto dovuto anche per l’iscrizione in Serie D in attesa dell’esito della procedura. Naturalmente è in dubbio che è necessario presentare i bilanci e che tutto sia in regola.
Per i criteri organizzativi, è necessario avere una organizzazione importante con figure fondamentali. E’ necessario oltre all’allenatore della prima squadra, anche tesserare persone che abbiano ottenuto le qualifiche necessarie per i settori giovanili, dalla primavera 4 sino ai pulcini. Ma non basta, c’è la necessità di tante figure rispetto alla serie D. Per la questione infrastrutturale, infine, chi fa domanda di ripescaggio non ha deroghe e deve rispettare minuziosamente quanto previsto al momento della domanda di ripescaggio”.
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Stefano Russo, tuttoseried.com