La Paganese a meno sette dalla capolista Gelbison per tenere viva la fiammella promozione, il Terracina per non abbandonare la tanto agognata e sudata serie D con largo anticipo.
Il “Mario Colavolpe” sarà il teatro della sfida tra Terracina e Paganese, due tra le deluse della stagione in corso che proveranno a superarsi per restituire un senso al rush finale.
Tra le fila dei biancocelesti, dopo il traumatico addio di Palo e la decisione del tifo organizzato di “disertare” le ultime sfide sia in casa e in trasferta, la situazione appare disperata; al rientrante Angelo D’Amico, infatti, spetterà rivitalizzare una squadra depressa, reduce dal rocambolesco pari in extremis con la Lodigiani e distante sei lunghezze dalla terz’ultima piazza occupata dall’Atletico Uri.
Con il capitano Martino ancora out per squalifica, spetterà al terracinese Daniele Altobelli sobbarcarsi sulle spalle il peso di un gruppo acerbo e generoso, in un match dal grande fascino e dal peso specifico immane. Un successo, unitamente alla combinazione di risultati favorevole delle rivali concorrenti, consentirebbe ai biancocelesti di andare all in nei prossimi scontri diretti con Sarrabus e Olbia.
Ma per una squadra che in casa è stata capace di raccogliere appena dieci punti (e due sole vittore con Latte Dolce e Savoia), e può “vantare” il peggior attacco dell’intero girone con 24 reti segnate, ipotizzare un filotto proprio nel momento cruciale della stagione appare quanto mai ardito.
La serie D auspicata, sognata e battagliata fino all’ultimo secondo nell’ultimo campionato resta appesa ad un filo molto esile, che rischia di spezzarsi proprio domenica contro una delle squadre più attrezzate dell’intero girone.
Vincere vorrebbe dire continuare a navigare in un mare tempestoso, non ammainando la bandiera prima dell’ultimo atto, nonostante la sciagurata gestione societaria nella ricorrenza più importante della storia recente del club.
Luciano Savarese, tuttoseried.com