La Paganese oltre a non saper più vincere, non sa più gestire la partita e, la gara con il Monterotondo ne è la prova evidente. In vantaggio con Faella che si è inventato un altro eurogol, la squadra ha palesato i soliti problemi di tenuta, soprattutto nella ripresa quando, i laziali, hanno preso il pallino del gioco in mano e gli azzurri sono letteralmente scomparsi dal campo. Se a questo aggiungiamo che ormai gli avversari studiano gli azzurrostellati e soprattutto il capocannoniere del girone, la frittata è fatta.
A memoria, la vittoria in esterno manca dalla trasferta di Genzano contro il Cinthyalbalonga mentre quella interna dalla sfida ai sardi dell’Ilvamaddalena. Poi, la squadra ha subito una vera e propria involuzione collezionando sconfitte e pareggi, con questo, il terzo consecutivo che vedono allontanarsi le dirette concorrenti in graduatoria. Al momento, le premesse della vigilia, volenti o nolenti non sono per niente mantenute da una società che in estate in sede di presentazione non aveva fattoi mistero di puntare ad un campionato di vertice. Molteplici sono le voci che si rincorrono per cercare un capro espiatorio ad un altro campionato anomalo. Dal Saldo&Stralcio con l’Agenzia delle Entrate ad una rosa non consona per una piazza come quella di Pagani. Non siamo ne giudici e ne inquisitori ma va detto che talune scelte fatte in sede di calcio mercato potevano essere evitate e utilizzare quelle risorse puntellando la squadra laddove realmente c’è bisogno. Uno dei reparti che maggiormente sta soffrendo nelle ultime partite è la difesa e l’ingaggio di un difensore esperto avrebbe senz’altro dato maggiore tranquillità al resto della squadra. Il gioco che latita? Non è che gli altri facciano cose dell’altro mondo, sia chiaro, ma rispetto alla Paganese hanno la buona volontà di cambiare nel momento in cui ci si rende conto che il gioco non vale la candela. Ribadisco sino alla noia. Non è possibile fare in queste categorie il gioco dal basso partendo dal portiere. E’ un’arma a doppio taglio che ti si ritorce contro spesso e volentieri. E, invece, ci si ostina. Si persevera.
A questo punto, mi domando e chiedo, MA LA SOCIETA’ FA SENTIRE LA PROPRIA VOCE CON L’ALLENATORE? LO STESSO TECNICO SI SENTE IN BILICO DOPO QUESTI RISULTATI NEGATIVI? Sono tutti interrogativi che ci poniamo e che gran parte dei tifosi attende risposta. Domenica, al Torre, arriva il Cassino, capolista e poi gli azzurri saranno chiamati alla sfida con la Flegrea a Pozzuoli e poi una doppia casalinga contro Trastevere e Olbia dove è d’obbligo fare bottino pieno.
Real Monterotondo (3-4-1-2): Silvestrini; Albanesi, Darini, Contucci; Ceccarelli, Meledandri, Manca, Gningue; Napoleoni (90′ Barba), Riosa (64′ Menghi), Fontana. A disp. Mengucci, Zaccone, Volpe, Muti, Pellegrini, Ansini, Bencivenga. All. Stillo
Paganese (3-5-2): Spurio; Galizia (83′ Langella), Esposito, Dicorato; Ianniello, Mancino (68′ G. De Feo), Bucolo, Ricci, De Angelis; Faella, D’Angelo (74′ Ferreira). A disp. Grimaldi, F. De Feo, Boccia, Del Gesso, Zugaro, Fierro. All. Esposito
Arbitro: Stefano Calzolari della sezione di Albenga (ass. Nesi-Scorteccia)
Marcatori: 13′ Faella (P), 62′ Contucci, 94′ Menghi
Note: cielo nuvoloso, rettangolo di gioco in erba sintetica. Spettatori: 500 circa. Ammoniti: Ricci (P), Manca (RM), Riosa (RM), Dicorato (P), Meledandri (P), Galizia (P), R. Esposito (dalla panchina, all. P), Maceratesi (dalla panchina, Team Manager RM), Bucolo (P). Angoli: 4-4. Recupero: 2′ p.t., 4′ s.t.
Carmine Torino, tuttoseried.com