Dopo aver vinto il campionato con il Brindisi ed aver centrato il secondo posto con la Nocerina, Bernardo Esposito si trova a tracciare il bilancio dell’esperienza in rossonero, proiettandosi al futuro, sognando il professionismo.
“A Nocera mi sono trovato da subito benissimo, soprattutto per il calore che ti trasmette la piazza. Quando si entra al San Francesco non si può lasciare il campo senza aver dato tutto”.
Non solo rose e fiori in rossonero. “Con Mister Esposito non ho praticamente mai giocato (una sola presenza col Budoni), ma grazie ai compagni ho superato un periodo non facile. Non mi sono demoralizzato anche per merito dell’aiuto di amici quali Davide Gaetani , che mi è stato molto vicino. Fortunatamente con l’arrivo di Mister Nappi ho iniziato a togliermi qualche soddisfazione. Non ho mai lasciato il campo senza aver sudato la maglia.”
Il rimpianto di Esposito “è di non aver potuto dare tutto a Nocera, non per scelte mie. Mi sarebbe piaciuto restare perché una piazza così non si trova facilmente, però nessuno si è fatto sentire. E’ evidente che la società abbia fatto delle scelte diverse e vanno rispettate.”
Il ricordo più bello con la maglia della Nocerina “è tutto l’anno, in cui ho avuto la possibilità di crescere a livello calcistico ed umano. Ma il derby di andata a Cava de Tirreni, con l’arrivo di mister Nappi, lo porto nel cuore nonostante il risultato, era la prima partita veramente tosta anche a livello emotivo per quello che rappresenta il derby per la città. Mi sono trovato in campo dopo tanto tempo, col dovere di dimostrare quanto valessi e cercare di far capire chi ero. Ho fatto una buona partita, peccato per il risultato.”
Non può mancare un messaggio ai tifosi e gli amici che Bernardo lascia a Nocera :“Ai tifosi posso solo fare un grande in bocca al lupo per l’anno prossimo, sperando vivamente che la Nocerina torni nel professionismo”.
Sul futuro
Ma cosa attende Esposito? “Insieme al mio procuratore stiamo raccogliendo varie proposte e stiamo valutando i diversi progetti per scegliere quello più importante. L’ambizione è di arrivare tra i professionisti, da romanista è facile capire quale sia il mio sogno…forse ho un po’ esagerato, ma sognare non costa nulla. Il professionismo è la prossima tappa.”