L’Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo con il calciatore Alessandro Costa, trequartista classe 2001 proveniente dal Nuova Florida. Il talentuoso calciatore, nonostante la giovane età può già vantare un curriculum di tutto rispetto, avendo indossato le maglie di club prestigiosi come la Virtus Entella, la Pro Sesto in Lega Pro, per poi navigare costantemente nelle acque della serie D, passando attraverso le esperienze con l’Ambrosiana, il Sestri Levante e la Castanese. Nelle ultime due stagioni i numeri dimostrano la crescita inesorabile di Costa, ventidue presenze e cinque reti con il team lombardo, per poi confermarsi ad Ardea con ben trenta presenze e cinque marcature, bottino da non trascurare per un trequartista che ama giocare dietro le punte. Con l’innesto di Costa l’Anzio innalza il tasso tecnico della rosa e si affida a un calciatore avvezzo a un campionato competitivo come quello di serie D.
Queste le prime parole di Costa appena ufficializzato il suo acquisto.
-Alessandro, in primis benvenuto ad Anzio. I tifosi anziati sono curiosi di scoprirti. Raccontaci i tuoi maggiori pregi e difetti.
“Premetto che si può e si deve sempre migliorare, comunque la mia dote principale è quella di essere un giocatore tecnico, che ama il fraseggio e il dialogo con i compagni. Sono ambidestro e questo di sicuro è un vantaggio e amo svariare su tutto il fronte d’attacco. Gioco preferibilmente come trequartista dietro le punte, ma sono in grado anche di giocare sulle corsie esterne e in emergenza come punta. La mia dote principale è quella di mandare in rete i compagni di squadra, i nove assist dell’ultima stagione lo certificano in modo inequivocabile. Potrei sicuramente migliorare nel colpo di testa, è un’arma che non ho mai sfruttato appieno”.
-Nella linea d’attacco ideale in quale modulo ti senti più a tuo agio? Hai un partner ideale come caratteristiche di gioco?
“Non ho particolari preferenze in merito al modulo tattico. Posso giocare in modo indifferente sia nel 4-2-3-1 che nel 3-4-2-1, dove magari hai meno spazio ma comunque sono sempre gli interpreti a fare la differenza. Non esiste un partner ideale per l’attacco, mi trovo bene nel fraseggio stretto, avere la palla tra i piedi e provare scambi stretti con i compagni di squadra. Amo anche la ricerca della profondità, e come detto in precedenza cerco sempre la giocata che possa smarcare un compagno per mandarlo in porta”.
-Quali sono i compagni che già conoscevi dell’Anzio? Cosa ti aspetti da questa avventura in maglia biancoceleste?
“Conoscevo già alcuni calciatori per la loro storia, ma il filo diretto l’ho avuto con Davide Paglia, lui mi ha spiegato la serenità dell’ambiente anziate, un luogo ideale per fare calcio. Ho avuto subito un contatto con mister Guida che si è dichiarato entusiasta di potermi allenare, viste le premesse mi aspetto il meglio da questa esperienza, consapevole che ci sarà da lottare per portare la squadra a un livello più alto”.
Marcello Bartoli
Ufficio Stampa Anzio Calcio 1924