Ieri sera si è tenuta la cena di fine stagione in casa rossonera, in una nota struttura alberghiera dell’Agro. Tra abbracci e qualche lacrimuccia, termina così la stagione sportiva della Nocerina. Un’annata dai due volti, culminata con un girone di ritorno a grossi livelli ed il flop dei play off, ma decisamente caratterizzata in maniera negativa dal girone d’andata.
Considerando i proclami di inizio stagione, visto il distacco dalla capolista, può decisamente essere considerata una stagione sportivamente fallimentare. Tante risorse investite dalla società, a questo punto è facile dire, in maniera sconsiderata.
Cosa riserva il futuro, non è facile sapere. La società rossonera deve ripartire innanzitutto dalla chiarezza al proprio interno. Solo superando, i mal celati dualismi societari, si potrà puntare in alto, magari affidandosi in maniera seria e scrupolosa a gente “di campo”, che possa ottimizzare le risorse per raggiungere i traguardi desiderati.
Passi fondamentali dunque e legati a doppio filo: riorganizzazione societaria, scelta direttore sportivo, poi guida tecnica e tutto il resto.
Da giorni circola il nome di Cosimo D’Eboli, una scelta che evidenzierebbe la volontà del cambio di passo e della volontà di vittoria per raggiungere nuovamente il professionismo. Campionato che manca da fin troppo tempo in una piazza calda ed importante come Nocera.
Il tempo stringe, ed è evidente che ci vuole un’accelerata che porti al nuovo DS. Un professionista, D’Eboli, di cui parlano i risultati, che di certo non assumerà mai un ruolo di comparsa o a sostegno di Tizio o di Caio, ma che di certo non aspetterà le calende “molosse”. In casa rossonera nel giro, max di sette giorni, ci sarà un quadro più delineato, speriamo sia lo stesso che si aspettano i tifosi Molossi.
Stefano Russo