Terminata la regular season in quarta serie, con buona parte dei verdetti già assodati, è tempo di analisi ed anche di programmazione. Restano da definire ancora delle retrocessioni tramite i playout e la disputa dei play off. Se per le vincenti degli spareggi salvezza ci sarà la riconferma in serie D, per le vincenti dei play off la consolazione sarà molto magra, se non magrissima, con la stipula delle graduatorie (3) per eventuali ripescaggi in serie C.
L’analisi
Alla luce dei risultati già acquisiti, abbiamo sentito Cosimo D’Eboli, storico e navigato dirigente calcistico, che conosce bene il massimo campionato dilettantistico e non solo. Il suo ricco palmares parla per lui, ben nove i campionati vinti e non solo tra i dilettanti.
Trapani, Cavese, Alcione Milano, di certo le loro vittorie non rappresentano una sorpresa, erano tra le accreditate ad inizio stagione ed hanno confermato sul campo il lavoro ben fatto nella scorsa estate. “Francamente più di tutte mi ha impressionato il Martina. In un girone difficile come quello H – così esordisce D’Eboli, che continua – dove ha vinto l’Altamura guidata da un allenatore esperto, ma dal budget decisamente più elevato di quello messo in campo a Martina Franca.
Anche il Cassino ha fatto un campionato decisamente importante, – continua il direttore D’Eboli – stando per buona parte del campionato ai vertici della classifica. Tra le delusioni metto maggiormente il Nardò, che aveva riconfermato lo staff tecnico d’eccellenza e buona parte della rosa dell’anno precedente che aveva vinto anche i play off, – continua il direttore – ed il Barletta. La squadra biancorossa costruita da Gigi Pavarese aveva grosse ambizioni, nomi altisonanti che in questa categoria non hanno nulla da dare. Poi ha proseguito Pitino, vari cambi, tecnici, calciatori, ma non sono riusciti a mantenere la categoria, anche a cospetto di grossi investimenti.
I protagonisti
Le squadre le fanno gli uomini, tra la miriade di calciatori che calca i campi di serie D, chi ha colpito l’interesse di Cocchino D’Eboli? “Ma tanti ottimi calciatori si cimentano in questa categoria, – ci confessa il navigato direttore –. Tra i giovani mi piace citare l’ala destra della San Cataldese, oramai destinato già in cadetteria con il Pisa, parlo del 2005 Mert Durmush, calciatore bulgaro di cui sentiremo parlare. Ma ancora, Matteo Di Paola del Sitracusa, terzino destro 2005, o Francesco Sena, sempre alla squadra siciliana, classe 2004, ma tanti giovani sono interessanti, – conclude D’Eboli – come tra gli over, c’è un calciatore di valore assoluto, che è Stefano D’Agostino del Piacenza, che al momento rappresenta il valore aggiunto in qualsiasi squadra.
Il futuro
In queste ore si parla di un suo clamoroso ritorno alla Paganese, cosa c’è di vero? “ Smentisco, assolutamente non ho firmato con nessuna società, sono libero sul mercato – chiarisce il direttore D’Eboli – Ho avuto un incontro amichevole con Nicola Cardillo, mio amico di vecchia data, durante il quale si è parlato del suo futuro alla guida della Paganese, ma non del mio.
In questi giorni sono in giro per i campi di serie D, per fare un po’ di corsi di recupero, – ironizza il direttore – ci sono sempre cose interessanti da vedere e da apprendere. I contatti sono giornalieri, con diverse società di quarta serie e non, questo non significa che ogni giorno mi leghi ad un club. Conclude D’Eboli “ a me piace vincere. Per vincere bisogna programmare bene tutto, senza lasciare nulla al caso, infatti prima di prendere qualsiasi decisione, vanno fatte le dovute valutazioni”.
Stefano Russo