Girone di andata messo alle spalle. E’ tempo di tracciare un bilancio di metà campionato per la Nocerina targata Stella, Stanzione e soci. Premesse, top e flop di una stagione complicata.
Premesse non mantenute
Partita con i favori del pronostico, con velleità da schiacciasassi. Con una rosa costosa e piena di calciatori affermati e già vincenti in questa categoria. Con un trainer giovane ed ambizioso, anche egli già con risultati importanti alle spalle tra i quali una vittoria di campionato con la Gelbison.
Alle spalle una società forte, solida, passionale. 6 o più soci che si prendono l’onere di un progetto tecnico che riporti la Nocerina dopo oltre 10 anni nel calcio che conta.
Le conferme di Garofalo e Basanisi, i ritorni di Vecchione ed El Baktahoui, gli arrivi di calciatori esperti quali Uliano, Piccioni, Fontana e Mazzei. Ed un parco under che, si dice, possa fare la differenza.
Tutto questo si è visto molto poco pur nella discreta prima parte di campionato, se si guarda solo ai risultati.
Difesa quasi sempre ballerina e perforata, attacco non incisivo, qualche colpo di fortuna e la Nocerina resta nelle prime posizioni.
Ma dopo la sconfitta di Cos Sarrabus arriva l’esonero di Esposito, invocato a gran voce dall’intera piazza rossonera.
La pantomima dell’arrivo di Ferraro, l’esordio in panchina di Paolino Barone (pareggio interno con l’ultima in classifica) e l’arrivo di Nappi.
Per il neo tecnico parlano i numeri: 9 partite e solo 2 vittorie. E la Nocerina passa dal -5 di Esposito all’attuale -16 nei confronti della battistrada.
Fuori anche dalla zona playoff, con diversi calciatori svincolati ed un mercato che pare in fermento per una rifondazione immediata (guidata da Righi, neo arrivato Direttore Sportivo) che possa far puntare ad un piazzamento in zona playoff per poi giocarsi tutto sul campo ed anche fuori.
Il 7 gennaio inizia il girone di ritorno. I tifosi rossoneri, attualmente in contestazione nei confronti della squadra, si augurano possa essere una storia diametralmente opposta.
Il Pagellone
Società: 6. Parlando con i soci della cordata rossonera, si avverte tutta l’amarezza reale per chi in questo progetto ci credeva e ci crede ancora. Più che spendere, acquistare, cambiare allenatore, cosa si poteva fare? La risposta loro la conoscono bene: iniziare l’anno con un progetto più strutturato, con delle figure giuste al posto giusto e senza approssimazione. Dagli errori si può solo imparare, la certezza è che lo abbiano quantomeno intuito.
Esposito: 4. La memoria corta di alcuni tifosi nelle ultime settimane sta provando una riabilitazione del tecnico di inizio anno che non ha nessuna ragione d’essere. Su acquisti, preparazione e primi risultati enorme è la responsabilità dell’ex allenatore. Il fatto che quasi tutti i suoi “pupilli” siano ormai via da Nocera, la dice lunga. Meglio non aggiungere altro
Nappi: 5. La grinta non manca all’ex attaccante di Genoa ed Atalanta, ma i risultati non sono affatto dalla sua parte. A sua discolpa va detto che ha sempre dovuto operare con quello che aveva e con una squadra che ha subito degli scossoni in rosa mica da ridere. Certo ci ha messo del suo con delle scelte a volte quanto meno discutibili. Vedremo se nel girone di ritorno saprà fare meglio, anche perché peggio (in termini di risultati) sarebbe impossibile.
Top: Venturini. Una delle poche note liete della stagione rossonera. Diciamolo chiaro e forte: la Nocerina è a +4 dai playout. Senza le sue parate, spesso decisive, meglio non pensare all’eventuale classifica rossonera per non “intossicarsi” il Natale ancora di più. Bravo Giacomo. Insieme a lui, menzione di merito per il giovane Rossi.
Flop: Basanisi e Petti. Dal primo ci si aspettava il salto di qualità dopo la promettente stagione passata, invece quasi sempre prestazioni gravemente insufficienti, nervosismo costante, spesso fischiato dal pubblico. Il secondo è arrivato come jolly difensivo, si è rivelato un pericolo costante per la difesa rossonera. Non inseriamo il giovane Crasta tra i flop perché sappiamo bene essersi sacrificato in un ruolo non suo, ma con risultati davvero negativi.
Augurando a tutti un Buon Natale, auguriamo anche a noi stessi un girone di ritorno che ci faccia gioire come speravamo di poter fare. Ricordando che “uniti possiamo tutto” se “UNITI” restiamo davvero. Ma tutti, davvero.