Tanto amore per la Nocerina, tanti errori commessi da inizio anno e forse anche prima. Riviviamo in questa analisi gli ultimi mesi in casa rossonera facendo il punto della situazione.
La cordata
Chiariamolo subito: alla guida della Nocerina c’è, da circa un anno, una cordata di imprenditori locali, persone perbene che nel calcio stanno investendo per provare a portare in alto il nome della squadra del cuore. Ci risulta che in città non si alzino voci contrarie, anzi…tutti ricordano bene la scellerata gestione Maiorino e la tragicomica parentesi italo-americana. Se mettiamo il pallone a centrocampo ogni domenica, merito a questa coraggiosa cordata.
Su questo punto, nessuna ambiguità.
Con quali risultati si stia operando, quello è un altro discorso.
Alla luce delle ingenti somme investite, è evidente che qualche errore sia stato commesso.
Errori in buona fede e che prima di tutto penalizzano chi in quel progetto ci ha impiegato tempo e risorse.
Progetto appunto…ma il progetto quale è?
Il rilancio del marchio, una nuova veste grafica, una maggiore attenzione ai vari social, l’ingresso degli spogliatoi completamente messo a nuovo, lo stadio ritinteggiato di rossonero con la scritta NOCERINA che giganteggia nel settore distinti. E poi una attitudine al problem solving dimostrata in più fasi (vedi l’allagamento dello scorso anno o il malfunzionamento dell’impianto di video sorveglianza).
In tutto questo ci si è dimostrati operativi e senza fronzoli.
Forse proprio nella costruzione del progetto tecnico si è involontariamente inciampato più di una volta. Per mancanza di esperienza, si dice da una parte. Per un pizzico di sana presunzione, si ribatte dall’altra.
La risposta non si avrà di certo oggi, ma forse col tempo.
Certo aver costruito una rosa ampia e costosa senza un direttore sportivo di provata esperienza e su indicazioni di un allenatore che si è dimostrato poco più di un bluff, non ha giovato.
Forse anche assecondare volontà di calciatori che vedevano in Nocera l’occasione della vita (e di lauto guadagno) è stato un gesto di eccessivo amore…e probabilmente un errore.
Ora di nuovo sul mercato dopo il dietro-front manifestato con l’arrivo di Righi.
Obiettivo playoff, si dice a destra. Salviamoci e proviamoci l’anno prossimo, si replica a sinistra.
Comunque vada, le voci che si alzano sono sempre e solo di sana critica verso chi con quella maglia non si sta dimostrando all’altezza delle aspettative. E degli stipendi puntualmente presi.
Una sola domanda.
Una sola perplessità resta.
Silenzio stampa: perché?
Certo qualcuno tenerissimo non sarà stato con Nappi e gruppo squadra, ma sono scene che si vedono in tutte le serie, su tutti i campi, ad ogni livello. Dispiace che venga penalizzato l’intero popolo molosso, che di Nocerina si nutre h24 7 giorni su sette.
Meglio il chiacchiericcio e non un’informazione ufficiale, magari pungente ma sempre leale ed a sostegno?
Le domande preconfezionate poi…quelle sembrano non attirare nessuno ed i numeri parlano chiaro.
Adesso testa ad Ischia, alle novità di mercato e ad un campionato che, se ci vede uniti (ma uniti davvero), può ancora regalarci qualche soddisfazione.
Il secondo posto non è poi così lontano.