La Nocerina torna da Cassino con un punto che, stando a quanto visto in campo, può andare più che bene agli uomini di Nappi che se da un lato sprecano, dall’altro vengono salvati da un Venturini in giornata di grazia.
Continua quindi il trend di un cammino finora non all’altezza.
I FREDDI NUMERI
Posizionata mestamente a centro classifica, tra l’ottavo ed il decimo posto in compagnia di nuova Florida (che però ha 3 punti di penalizzazione) ed il Sassari Latte Dolce, sorpassata da quell’Ischia che sulla carta avrebbe dovuto disputare un campionato per una salvezza non facile, con gli ex mai rimpianti Talamo e Giacomarro a prendersi le loro soddisfazioni. Attualmente fuori dalla zona play-off, distante un punto. Ad 11 punti dalla battistrada Cavese e con 63 punti ancora a disposizione fino a fine campionato. Con 18 reti realizzate in 13 partite (Liurni miglior marcatore con 4 reti, segue Parravicini con 3) e ben 15 subite.
A +4 dalla zona salvezza.
Questi i freddi numeri, a questo punto del campionato, per la Nocerina targata Stella, Stanzione e soci.
Sicuramente tutti al di sotto delle aspettative e degli investimenti sostenuti dalla coraggiosa compagine societaria.
UNA ROSA, AL MOMENTO, DELUDENTE.
Una rosa osannata in fase di calcio mercato. Giocatori che, almeno sulla carta, offrirebbero ampie garanzie per un campionato da vertice. Investimenti importanti per l’arrivo dei vari Uliano, Piccioni, Fontana e compagnia bella. E, sempre apparentemente, un parco under di tutto rispetto.
Ma cosa ha detto il campo?
Ha dato un responso del tutto inatteso: i nuovi arrivi sembrano troppo spesso in campo per caso, svogliati o non in forma. Il parco difensori soffre troppo sulle palle da fermo, non ne becca una sulle palle alte, sempre lenti sulle seconde palle. E sulla destra, non ce ne voglia il buon Crasta, ma gli avversari banchettano creando occasioni che troppo spesso si tramutano in reti per gli avversari. L’assenza di Manzo (ancora a lungo lontano dai campi) e la mancanza di un valido sostituto ruolo per ruolo tra i 2005 si sta dimostrando letale per la tenuta difensiva dei rossoneri.
Il centrocampo appare spesso lento, assente, a volte incapace di impostare azioni degne di nota. Eppure nei nomi e negli uomini (nonché in taluni stipendi) si dovrebbe e potrebbe chiedere di più.
Per l’attacco poi…”mistero”, direbbe Enrico Ruggeri. Discontinuità e mancanza di precisione finora le “armi” messe a disposizione da Piccioni e soci. Anche in quel di Cassino, clamorosi gli errori sotto porta di Guida, Liurni e Rossi. Finora sterile l’osannato bomber Piccioni, chi sembra più in forma viene lasciato in panchina quasi fino a fine partita, per non farci mancare niente. Ai più appaiono discutibili le scelte del mister.
DA SALVARE
Ancora una volta da salvare c’è una prestazione maiuscola del giovane spider man rossonero, quel Venturini che compie almeno 4 miracoli che consentono, finalmente, di tenere la porta inviolata.
Da salvare anche la caparbietà della società che, probabilmente resasi conto del momento delicato, delega a Prete ed al nuovo arrivato Righi le relative sfere di competenza per l’organizzazione societaria le future scelte di mercato.
Adesso testa all’Atletico Uri (ore 14.00 il calcio d’inizio al San Francesco), ultima chiamata per iniziare il tanto atteso filotto di vittorie consecutive per continuare a credere in un sogno che ogni domenica si fa più complicato.
Carlo D’Agosto; tuttoseried.com