Una decisione arbitrale, molto contestata dai giocatori biancazzurrri e dal pubblico, ha influito sul risultato e consegnato al Trapani tre punti.
Viene da dire: tutto qui la squadra granata dalle “grandi firme”? Vista all’Esseneto, la formazione di Torrisi, non è sembrata la tanto decantata corazzata imbattibile. Merito di un’Akragas che ha giocato una partita tutto cuore e con una impostazione tattica oculata e molto giudiziosa concedendo solo tre tiri nello specchio della porta di Sorrentino in novanta e passa minuti di partita; solo tre tiri(due legni nell’ultimo quarto d’ora con la squadra di Coppa protesa in avanti) e quel penalty che ha deciso questo derby equilibrato in campo e molto colorito sugli spalti.
L’Akragas non ha demeritato; ha affrontato il Trapani senza nessun timore, spavalda. Sullo zero a zero un salvataggio sulla linea della porta di Ujkanj ha fatto gridare al gol i duemilacinquecento sportivi biancazzurri presenti; poteva cambiare le sorti dell’ incontro ma, sul finire di tempo, arriva l’episodio del rigore.
Un contrasto fra due giocatori, normalissimo come se ne vedono spesso, nel corso delle partite di calcio e azione che prosegue con un rilancio. Sembra tutto normale, invece ecco arrivare l’interruzione del gioco. Migliorini di Verona (scadente la sua direzione e non soltanto per il rigore) fischia il penalty tra lo stupore dei giocatori di casa. Il pubblico rumoreggia, tanto nervosismo in campo ma, dopo qualche minuto di interruzione, Cocco calcia, Sorrentino è sulla traiettoria ma la palla gli passa sotto il corpo. È il gol che decide la partita e assegna tre punti al Trapani mentre all’Akragas non resta che uscire a testa alta tra gli applausi dei propri sostenitori.
Enzo Nocera, tuttoseried.com