PAGANI. Sono passati 18 lunghissimi anni dalla straordinaria annata 2005/2006, quando la truppa di mister Mimmo Giacomarro con una splendida cavalcata vinse con due mesi d’anticipo il girone H di serie D. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Prima la C2 e poi la promozione in C1, anni belli conditi anche da delusioni, gioie e ancora delusioni. I cicli finiscono e tra i professionisti è giunto al termine anche quello della Paganese. La scorsa annata si è sfiorato il miracolo, perso ad una manciata di minuti dalla fine nella nefasta domenica di Tivoli. Nefasta come lo è stata anche la batosta, fra le mura amiche, con la Casertana in finale play off, che ha sancito il ritorno in C dei falchetti, che, ricordiamo, sono stati distaccati in campionato di ben 10 lunghezze.
Questa, ormai, è solo storia, ma consentitemi un appunto. Colpe? Non voglio additare nessuno ma chi sa faccia mea culpa soprattutto se si considera di aver perso il campionato non una, ma due volte. Si Volta pagina. Nuovi soci, vecchia governance in attesa del saldo e stralcio che potrebbe sancire l’addio definitivo all’era Trapani, ormai defilatosi del tutto per i suoi impegni lavorativi oltre i confini.
Si torna in Puglia, dunque. A sentir gli addetti ai lavori, la cerchia più dura, più tecnica e più difficile anche per aspetti ambientali. Angri, Palmese, Gelbison, S. Maria e, per l’appunto, Paganese, queste le campane inserite in un girone a predominanza pugliese, senza dimenticare, però, anche la presenza di due compagini lucane, Rotonda e Matera. Con Rotonda, Gravina e S. Maria Cilento (prossimo avversario di Coppa, domenica 3 Settembre), sarà la prima volta in assoluto in campionato, mentre con le altre pretendenti ci sarà da rinverdire sfide epiche. Come non ricordare quelle con Casarano, Martina, Andria, Matera, Manfredoni, Gallipoli e, soprattutto, con il Barletta, in serie C. Con l’Altamura dell’ex Giacomarro, Nardò, Fasano e Bitonto, affrontate, invece, solo fra i dilettanti. Anche con le campane, se si esclude la Palmese, se la mente non m’inganna, solo scontri fra dilettanti.
Affidata alle cure di Max Agovino, trainer esperto e navigato, la compagine azzurrostellata cercherà di essere protagonista in un girone che si preannuncia molto bello da vedere, soprattutto per la grossa caratura tecnica di alcune delle squadre sopra citate. Capitan Faiello, che salterà l’avvio di campionato per squalifica, frutto della frustrazione di Tivoli, è uno dei pochi superstiti della passata stagione. La sua permanenza in dubbio sino a poche settimane fa, ha avuto il suo epilogo positivo, dopo che il centrocampista ha deciso di sposare appieno il nuovo progetto calcistico varato dal primo cittadino Lello De Prisco e dal Presidente onorario, il notaio Nello Calabrese. Sono stati loro, la vera anima pulsante affinché si tornasse a mettere il classico “ pallone a centrocampo” anche per quest’anno. Le difficoltà non sono mancate e non mancano. Ma, la caparbietà e l’attaccamento alla maglia dei due “malati” ( in senso sportivo ed anche affettivo ) d’azzurro, accompagnati da amici sponsor, hanno fatto si che la Stella tornasse a brillare.
Toccherà, ora, al pubblico paganese dare prova di attaccamento alla squadra sottoscrivendo gli abbonamenti ma, soprattutto, affollando le gradinate del Torre nei match casalinghi. Il sostegno del pubblico è fondamentale anche per la squadra, giovane, ma non inesperta. Ora, non resta che attendere il varo del calendario, previsto per lunedì 4 Settembre e poi non resta che preparare le bandiere. Ci sarà da viaggiare per essere vicini alla squadra ma credo che le trasferte diventeranno anche l’occasione per visitare posti e luoghi incantevoli e, perché no, lasciarsi deliziare anche il palato. A tutti, buon campionato.
Carmine Torino; tuttoseried.com