𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐈𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐔𝐅𝐅𝐈𝐂𝐈𝐀𝐋𝐄
E’ del tutto irrazionale e aggiungerei assolutamente in controtendenza all’attuale realtà calcistica mondiale, quanto finora sopravvenuto nella mia città, dal subentro della nuova compagine societaria nella Portici Calcio!
Giova sottolineare che le finanze della società Portici Calcio erano in uno stato comatoso, una compagine quasi in decozione, asfissiata da zavorre di impegni economici che, se non fronteggiati tempestivamente con accanita prodezza ma soprattutto con capitali freschi, oggi avremmo celebrato il trigesimo della tanto amata squadra di calcio cittadina.
Grazie alla Casa Reale Holding, grazie alla tenacia e principalmente all’innato coraggio del dott. Nazario Matachione, invece oggi possiamo ritenerci fieri di presentarci ai nastri di partenza della prossima stagione, con una squadra ben attrezzata per il campionato di calcio ma soprattutto con una dirigenza all’altezza della situazione che ha trasfuso nelle casse societarie capitali freschi che ci permetteranno di guardare al futuro con più serenità.
Fittizie e pretestuose appaiono le richieste di uno sparuto gruppo di tifosi nel non voler accettare la rivisitazione di un logo antiquato ma che soprattutto non rappresenta iconograficamente la città e la sua squadra di calcio, l’identità per voler abusare di un termine più volte ricalcato nelle discussioni dalla tifoseria.
Va da sé che in un mondo sempre più iconografico, fatto di immagini che signoreggiano sulle parole, esso tenda a gonfiarsi di significati. Oggi il logo costituisce una fetta cospicua delle logiche di branding delle grandi marche.
Il calcio italiano, almeno in questi termini, ha assorbito velocemente la necessità di cambiamento, stranamente a Portici no!!!
Purtroppo l’Italia è un paese storicamente legato se non addirittura imprigionato alle proprie tradizioni e alcuni tifosi del Portici estremizzano questa dubbia attitudine.
Premesso che l’attuale società non ha mai affermato di voler sconnettere totalmente la vecchia versione del logo, con la rivisitazione, si lascerebbe comunque un ancoraggio al passato, che possa rievocare un’idea di storicità e senso di appartenenza.
Non sono affatto condivisibili indebite ingerenze nelle decisioni che diventano unicamente responsabilità di chi opera e non di chi assiste.
Tendiamo a una proiezione al futuro dettata da un richiamo al passato.
Negli ultimi anni sono stati tanti i club che praticamente hanno finito per rinnovare la propria identità tramite l’ammodernamento del logo (Juventus, Inter, Roma, Cagliari, Venezia, Palermo etc.).
La stessa Nazionale Italiana si è rifatta il look nel 2017.
Un’attenta e approfondita esplorazione di Wikipedia alla pagina del Portici Calcio, precisamente alla voce “colori e simboli” ci pone di fronte a una carrellata di maglie della nostra squadra indossate negli anni e tra le tante se ne trova anche una rossa con la croce bianca.
Il rinomato professionista incaricato dalla società a rivisitare il logo societario non poteva che ispirarsi alla storia, facendo sbocciare in lui l’idea totalmente condivisa, di rispolverare un passato che ha dato lustro nel corso degli anni all’immagine della squadra.
E’ plausibile che questo sia solo il principio di un percorso trasversale al mondo del calcio, che sta facendo della comunicazione un fattore ogni giorno più decisivo.
La nuova compagine societaria intende andare in questa direzione, la salvaguardia degli investimenti è il primario obiettivo della società, chiaramente non trascurando l’importante concetto della territorialità che contraddistinguere le squadre di calcio dei piccoli comuni.
Siamo per il cambiamento, per l’attuazione di strategie economico/finanziarie che possano garantire continuità, programmazione e stabilità. Abbiamo accettato di buon grado le decisioni dell’Amministrazione Comunale di pagare anticipatamente la locazione dello stadio San Ciro senza battere ciglio, non amiamo pagare a rate, non amiamo accumulare debiti, le nostre idee sono proiettate al futuro, non ci interessa il passato.
Giova altresì sottolineare per chiarezza e trasparenza che, ogni progetto industriale viene dimensionato e rapportato alle entrate e alle risorse che la Città esprime, in conferenza stampa è stato chiaro e inequivocabile il messaggio palesato. Sarà garantita continuità calcistica ma altrettanto importanti dovranno essere le risposte.
E’ il desiderio che crea ciò che è desiderabile, è il progetto che pone il fine!
Il Direttore Generale dott. Pino Iodice