Continua la corsa contro il tempo per evitare che il Locri, una delle squadre più antiche del panorama calcistico, possa scomparire:
“Con queste poche righe che seguono, ho intenzione di ristabilire il giusto andamento dei fatti riguardo la situazione legata all’AC Locri 1909 che nella giornata di ieri ho consegnato, mezzo PEC, nelle mani dell’Amministrazione Comunale.
Ho espresso, attraverso i media, la volontà pubblica di non proseguire nel percorso legato alla squadra sin da marzo di quest’anno. Da allora gli unici approcci avuti, riguardo la cessione del titolo, sono avvenuti tutti con soggetti esterni alla città di Locri. La prima vera istanza proveniente dalla città è stata avanzata, soltanto, a metà giugno quando il signor Ferdinando Armeni ha proposto un progetto per rilevare la squadra.
Dopo quattro anni intensi, con grandi risultati sul campo ed il dover fronteggiare l’emergenza COVID, senza aiuti esterni, se non di pochi sponsor e pochi amici che hanno messo a disposizione il loro tempo e la professionalità, non credo di dover dare spiegazioni sul perché abbia deciso di interrompere la mia permanenza in AC Locri.
Riguardo il “ritardo” sulla consegna del titolo alla Casa Comunale, con le polemiche che si sono scatenate, inclusa la “sorpresa” del sindaco, vorrei sottolineare come l’interlocuzione per trovare una soluzione positiva della vicenda fosse continua, pertanto questa sorpresa non riesco a capire da dove nasca. Più in generale voglio sottolineare come nel recente passato diversi cambi di società sono avvenuti senza il “filtro” comunale e che anche io nel 2019 ho tentato diverse vie dirette di acquisizione dell’AC Locri, prima poi di prenderla, effettivamente, dal Comune.
Ancora voglio sottolineare, a coloro i quali accusano di voler lucrare sulla squadra, che in questo quadriennio sono stati effettuati investimenti molto pesanti che hanno toccato, anche, il mio patrimonio personale iniziando proprio dall’alba di questa esperienza quando ho rilevato un sodalizio con un debito, definito da qualcuno come se fosse fisiologico, importante in una categoria inferiore e con una retrocessione maturata pochi giorni prima. Ancora voglio aggiungere che se avessi voluto lucrare non avrei rinunciato ad offerte consistenti giunte da altri centri e presentate fino a pochi giorni fa.
Ed ancora per quanto riguarda la recente raccolta fondi promossa attraverso i nostri canali, concessi per facilitare il progetto, come sottolineato dai promotori i fondi saranno restituiti, ma il dettaglio dell’operazione va chiesto a chi questa raccolta l’ha promossa.
Prima di concludere, voglio esprimere perplessità sull’attaccamento alla squadra, perché se per lunghi tratti di questa esperienza siamo rimasti soli e se tutte le società che recentemente hanno mandato avanti i nostri colori hanno avuto, in proporzione, gli stessi problemi, ciò significa che il parametro di amore tra la comunità e la maglia amaranto va rivisto e riscritto.
Andando a chiudere, sono ovviamente rammaricato per la situazione venutasi a creare e sottolineo e ribadisco di essere a disposizione di chiunque voglia fattivamente mantenere in vita il Locri, fornendo risposta a tutti i quesiti o i dubbi che potrebbero sorgere.
In fine voglio ringraziare tutti i ragazzi che in questi anni hanno vestito la maglia amaranto, tutti i membri di staff e tutti gli avversari che hanno apprezzato il nostro modo di essere e di fare in quello che è stato un percorso sportivo assolutamente esaltante, ma parimenti faticoso.
Locri, 08/07/23
Avv. Giuseppe Mollica“