La Riforma dello Sport rappresenta un momento storico nei rapporti tra le società e gli atleti, attraverso l’art. 31 d.lgs. 36/2021 che sancisce l’abolizione del vincolo sportivo a partire dal 1° luglio 2023.
Con la nuova disciplina i tesseramenti avranno durata annuale e si rinnoveranno automaticamente di stagione in stagione, avendo gli atleti possibilità di recesso dal tesseramento in qualsiasi momento.
In merito a questa vera e propria rivoluzione, è intervenuto alla nostra redazione il direttore sportivo Francesco Lamazza.
I soggetti maggiormente toccati dalle problematiche del vincolo sportivo erano rimasti quindi gli sportivi dilettanti, legati da rapporti di lunga durata con i sodalizi, con ripercussioni sullo svolgimento dell’attività agonistica e le inevitabili controversie, che ne seguivano: “Questo rappresenta il primo passaggio del cosiddetto semi-professionismo -esordisce- di cui ormai si parla da anni. Attraverso questa abolizione, si va praticamente ad equiparare il sistema con quello attualmente in vigore nei professionisti”.
L’abolizione di tale vincolo, rappresenta anche anche un opportunità diversa per gli under 25: “Io ho una mia idea riguardo la valorizzazione dei giovani -conclude- dall’alto della mia esperienza con la Cavese ad esempio, dove abbiamo raggiunto record di minutaggio. Ostentare sempre questo discorso, a mio parere li va a penalizzare, se guardiamo gli ultimi anni in Italia, solo Marco Verratti è riuscito ad arrivare ad essere un top player. I vari Totti, Del Piero non avevano questi vincoli, ma sono riusciti lo stesso a laurearsi campioni del mondo”.
Francesco F. De Filippis