Il calcio, lo sport più amato del mondo, si sa non è una scienza esatta, e per raggiungere traguardi importanti bisogna sempre scommettere su stessi e mai mollare, soprattutto nei momenti difficili.
Alessandro Bruno, attuale allenatore del Notaresco, squadra abruzzese, militante nel campionato di serie D, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, chiudendo una carriera di successi da giocatore, come l’approdo in serie B con la Nocerina, e con il Pescara in A, ha intrapreso la sua avventura come allenatore del Notaresco, ultima squadra con cui ha giocato.
“La scelta di allenare il Notaresco è stata dettata dalla volontà di accettare il progetto della società – ha esordito il mister – e dalla volontà di non allontanarmi dall’Abruzzo. Sin dall’inizio in Bruno vi era il desiderio di allenare un giorno, anche se l’ex centrocampista non sa se sarà il suo lavoro definitivo in futuro.
Ha accettato volentieri il compito di allenare il Notaresco e ci metterà tutto se stesso nello svolgere tale compito. Un compito arrivato in un momento particolare, ossia a seguito delle dimissioni del mister De Patre.
La scelta di sposare il progetto del Notaresco è stata dettata dai buoni rapporti instaurati tra Bruno e la proprietà abruzzese. La fiducia in lui è stata ripagata al meglio con il raggiungimento della permanenza in serie D dopo un vero e proprio spareggio.
In effetti il Notaresco ha dovuto prima disputare uno spareggio contro il Montegiorgio imponendosi per 2 reti ad 1. Successivamente la formazione allenata dall’ex centrocampista ha superato per 3 a 2 il City Roma, recuperando per ben due volte lo svantaggio.
Raggiungere la salvezza è stata una importante impresa – ammette il tecnico – dato che la critica ci dava per retrocessi, ma ero fiducioso perché ero consapevole delle qualità della mia squadra.
Raggiungere la permanenza in serie D ha permesso alla società di confermarmi, dandomi la possibilità di iniziare dall’inizio, a me spetta il compito di migliorare e valorizzare i giocatori, ammette Bruno.
Per l’ex centrocampista molosso ritornare nei luoghi dove ha dei buon trascorsi è sempre bello, e pertanto al cuore non si comanda, e non si nasconde Bruno nell’ammettere che un giorno gli farebbe piacere allenare la Nocerina”.
Nello Marmo