Esattamente dopo sette giorni dal comunicato stampa dove l’ US. Angri 1927 annunciava la volontà di consegnare il titolo sportivo della società al Primo Cittadino della città di Angri, sta per arrivare la prima manifestazione d’interesse. Infatti nelle prossime ore dovrebbe essere protocollata presso il Comune della Città dell’Agro Nocerino Sarnese la volontà di acquisizione della società del cavallino rampante.
La ferma volontà di lasciare il titolo nelle mani degli angresi
Cosimo Ferraioli, Sindaco di Angri, investito da questa scottante situazione si è messo subito a lavoro, per assicurare la continuità sportiva all’ U.S. Angri dopo appena un anno dal ritorno in serie D della squadra grigiorossa. Infatti dopo poche ora ha incontrato la società dimissionaria rendendosi da subito disponibile per trovare la migliore soluzione per dare continuità alla società sportiva che tanto appassiona tutto il popolo angrese.
A volte ritornano
La prima vera manifestazione d’interesse, non poteva non essere che di un ANGRESE DOC. Infatti a breve l’ex patron grigiorosso Gerardo Tortora, protocollerà al Comune la sua richiesta e volontà di rilevare il club. Tutto ovvio dopo una attenta verifica dello stato economico-finanziaro del club, da fare insieme al Primo Cittadino. Fermo restando tutte le necessarie condizioni, da entrambe le parti.
Angri attende sviluppi
Presto per dire se le condizioni saranno tali da poter riportare l’ex patron grigiorosso alla guida nuovamente dell’U.S. Angri 1927, che sembra fortemente deciso a voler coinvolgere la cittadinanza attraverso un progetto serio di crowdfunding. Un progetto ambizioso, che sta portando importanti frutti in tante realtà italiane, sparse in tutto lo Stivale e che tanto piace al dottor Sanges (ne ha parlato qui ) ed è anche già il commercialista della società grigiorossa dimissionaria.
Non ci resta che attendere, probabilmente già nelle prossime ore, possono esserci sviluppi a partire da Palazzo Doria, con un incontro ufficiale tra l’Amministrazione Comunale di Angri e Geranrdo Tortora. A noi non ci resta di augurare una lunga vita al Cavallino Rampante.
Stefano Russo