C’è soddisfazione nelle parole di Pietro Infantino, riconfermato alla guida della Sancataldese per la prossima stagione. Il tecnico ci racconta le fasi della trattativa che ha portato le due parti a continuare insieme: “Ho voluto prendere il mio tempo per valutare bene la situazione. La mia intenzione è stata quella di decidere in serenità, evitando di determinare sulle ali dell’entusiasmo. Prima di allora non ho ascoltato nessun’altra proposta, lo avrei fatto dopo la scadenza del contratto. Ho sempre espresso chiaramente al presidente La Cagnina il mio punto di vista e abbiamo sempre avuto un dialogo aperto e amichevole. Alla fine abbiamo chiarito alcuni punti ed è arrivato l’epilogo che aspettavamo, e soprattutto che ci rende tutti soddisfatti e felici”.
“Ciò che mi ha convinto ad abbracciare ancora questo progetto è la stima reciproca che ci lega: stima che io provo per questa società e che la società ha nei miei confronti. Poi l’affetto che ho sentito dal pubblico sancataldese, che non mi ha fatto mai mancare supporto. E infine la possibilità di poter costruire qualcosa di ‘mio’: dopo Rieti questa è la prima volta che decido di affrontare una seconda stagione sulla stessa panchina, e questo perché sono convinto della bontà del progetto”.
Un progetto che va ben oltre i risultati sul campo: “Abbiamo discusso e siamo concordi sulla volontà di strutturare al meglio la società, di migliorarsi in tante situazioni. La priorità sarà quella di crescere come società, indipendentemente da chi vestirà questa maglia. Ci saranno da prendere degli accorgimenti e dovremo gestire il tutto con particolare attenzione al budget e alla sostenibilità. Il nostro augurio è quello di poter riconfermare quanti più giocatori possibile, ma senza andare oltre le nostre possibilità. Dovremo sostituire gioco forza qualche elemento, viste anche le nuove norme sugli under, e faranno parte del gruppo anche alcuni bei prospetti della Juniores della scorsa annata”.
Giuseppe Ficarra