Napoli, Sampdoria, Genoa, Udinese e Sassuolo tra le tante da calciatore, con il gol nel sangue. Da tecnico prima l’esperienza proficua con le giovanili di Casertana e Paganese, poi le avventure con la Frattese in eccellenza ed Angri nel massimo campionato dilettantistico. Stiamo parlando di Antonio Floro Flores, trainer dalle grande speranze, che ha rilasciato una intervista alla nostra redazione.
Un inizio di stagione difficile, con la mancata possibilità di dimostrare il suo valore e il lavoro impostato sin dal ritiro precampionato: “Dispiace perché credevo in quello che stavo facendo -esordisce- sicuramente i risultati non erano a nostro favore, ma sono convito che con il tempo sarebbero arrivati. Purtroppo le società vogliono tutto e subito, creando delle divergenze. Ho pagato probabilmente lo scotto della mia gioventù e quindi della mia poca conoscenza dei calciatori di questa categoria. E’ stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto capire tante altre cose“.
Un commento, anche sulla decisione di pochi giorni fa della società grigiorossa, di consegnare il titolo nelle mani del sindaco: “Dispiace vedere queste cose -prosegue- la città di Angri per il calore e l’amore che ha per la propria squadra, merita altro. Portare duemila persone allo stadio la domenica, aldilà del risultato, è da grande piazza”.
Sul futuro, dove la voglia di tornare presto in panchina è sempre tanta: “Per ora non c’è nulla di concreto -conclude- aspetto la giusta chiamata. Voglio una società che abbia una programmazione ed un progetto, altrimenti non prendo nulla in considerazione. Ho bisogno di lavorare e di crescere, ma soprattutto di avere al mio fianco dirigenti che conoscono la categoria. La serie D è un campionato bellissimo che ti insegna tanto”.
Francesco F. De Filippis