La nuova riforma che entrerà in vigore il primo luglio, rivoluzionerà lo sport dilettantistico. L’effetto primordiale sarà un aumento dei costi di gestione, sul piano tributario, per le società che prenderanno parte alla prossima annata sportiva.
Il riferimento normativo, è dato dal D.L. 36/2021 successivamente modificato con il Decreto Correttivo 163/2022. Per avere un quadro più chiaro su ciò che andrà a configurarsi sul piano pratico, ha rilasciato una intervista alla nostra redazione, il Dott. Commercialista Antonio Sanges, noto consulente di importanti società sportive: “Ritengo che questa riforma sia efficiente ed efficace -esordisce- dando il giusto taglio alla azienda sport, sia a livello dilettantistico che a livello amatoriale. Ahimè secondo un primo studio fatto da noi, la problematica maggiore che si andrà a materializzare per le società, sarà un aumento del carico fiscale che oscilla tra l’8% e il 12%.”.
Da cosa deriva questo aumento ?: ” Ciò deriva da una nuova struttura in materia di compensi -analizza- in quanto la norma prevede che per i compensi fino a cinquemila euro c’è una esenzione di imposta sia per i trattamenti fiscali, che per quelli previdenziali. Mentre per i compensi nella forbice tra cinquemila e quindicimila rimane una esenzione fiscale, ma c’è una contribuzione seperata in tema previdenziale, con una riduzione del 50% fino al 31/12/2027. Infine per i compensi superiori a quindicimila euro, si applicano le aliquote IRPEF solo sull’eccedenza, rimanendo in materia previdenziale ciò che è stabilito per la fascia intermedia. I contratti dilettantistici, dovranno essere obbligatoriamente comunicati al registro delle attività sportive. Questa riforma è innovativa, dando valore aggiunto alla contribuzione degli operatori sportivi”.
Dal punto di vista dell’inquadramento all’interno dei club, l’immettete rivoluzione andrà a ricostruire il sistema su molteplici aspetti organizzativi: “Il lavoro sportivo verrà rideterminato -prosegue- ci sarà la presenza di collaboratori sportivi con natura amatoriale, di contraltare con le figure di lavoratori sportivi, ovvero coloro che svolgono mansioni necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva. Inoltre, sarà possibile il coniugarsi di prestazioni subordinate, ma nel settore dilettantistico questo è possibile esclusivamente per le prestazione che non superano le 18 ore settimanali”.
Infine in chiusura, un commento sul futuro del calcio dilettantistico, a maggior ragione dopo le ultime novità: “Oggi Serie D ed Eccellenza sono campionati con business plan importanti – conclude- secondo il mio modesto parere, il futuro del calcio dovrà andare sempre più verso quei progetti, come fatto da noi con l’Angri e la Rari Nantes Salerno nella pallanuoto e magistralmente da Sergio Pellissier con la Clivense, di azienda-calcio condiviso. I tifosi devono avere una partecipazione attiva all’interno del club”.
Francesco Federico De Filippis
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/11/02/22G00174/sg
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/03/18/21G00043/sg