Un progetto nato soli due anni, quello delle Clivense, che ha portato alla vittoria del campionato di terza categoria nel suo primo anno di vita, successo bissato l’anno successivo nel campionato di Eccellenza veneta, dopo l’acquisizione del titolo del San Martino. Un programma basato sul Equity crowdfunding, che vede la sua seconda campagna in vigore in questi giorni, e che ha permesso nella scorsa stagione la raccolta di 720000 euro da oltre seicento investitori.
Ora è tempo di pensare al futuro, con l’obiettivo di vincere anche in questa categoria ma con prudenza, secondo quanto rilasciato dal patron Sergio Pellissier ai microfoni di Arena Sport: “Io voglio sempre vincere -esordisce lo storico capitano del Chievo Verona- ma bisogna prima quantificare il budget, non faremo nessun passo più lungo della gamba”.
Un passaggio fondamentale anche sulla Clivense che sarà dal punto di vista tecnico: “Perché dovrei cambiare Allegretti ? Oltre ad essere un gran allenatore, tiene molto al nostro progetto. Sarà una guerra. Chi spende più di un milione è chiaro che punta in alto, com’è stato per tante favorite anche della scorsa annata. D’accordo avere i soldi, ma bisogna usarli nel modo giusto.”
Infine un commento da parte del presidente, sul sogno nel cassetto di riprendere la denominazione “Chievo Verona” dopo il fallimento di qualche anno fa: “Acquisire questo titolo -conclude- è per me così come per tutte le persone che amano il calcio pulito. Quello in cui ad esempio sono cresciuto io. Non è la Clivense di Pellissier, la Clivense è della gente. Se fossi un tifoso che crede in questi valori mi impegnerei direttamente dando una mano”.
Vincenzo Gaudio