Clima rovente in casa Seregno Calcio 1913. I calciatori della compagine lombarda, del patron Iurato, dopo mesi di difficoltà, dovute alla precaria situazione economica in cui versa la società, già penalizzata di tre punti per inadempienze economiche, hanno lanciato il loro grido di disagio attraverso una lettera aperta.
Una ricostruzione dettagliata di tutta la stagione sportiva, che evidenzia le enormi difficoltà in cui la squadra sta operando. La formazione della bassa brianza, è in piena lotta per la salvezza. Infatti con i suoi 37 punti in classifica, (in realtà paga il – 3 già citato), attualmente ha solo 3 lunghezze di vantaggio sulla zona play out. Un bottino, vista la situazione attuale, che non può tranquillizzare il patron Iurato.
Fabio Iurato, imprenditore, già presidente del Cervetri calcio, da poco più di un anno è alla guida del Seregno. Probabilmente risponderà pubblicamente alla lettera dei suoi tesserati, che riportiamo:
«Siamo qui tutti uniti, giocatori, staff, prima squadra e settore giovanile, di fronte ad una situazione in cui mai avremmo voluto ritrovarci. La stagione sportiva sta volgendo al termine, mancano all’appello solamente tre partite, le tre partite più delicate, importanti e determinanti per il futuro di questa società. Il clima in cui ci troviamo è stato fin da inizio stagione messo a dura prova, con mancanza di costanza, cambiamenti e carenze soprattutto di tipo economico. Siamo partiti a luglio con un gruppo di venticinque giocatori nuovi, con un obiettivo importante che ci univa: fare bene, cercare di stare il più in alto possibile in classifica, progetto nel quale credevamo tutti».
Purtroppo le problematiche sono fuoriuscite presto, i fatti hanno lasciato spazio a continue belle parole: la parola progetto è stata eccessivamente utilizzata ed abusata, senza avere avuto supporto da azioni concrete. A dicembre la squadra è stata completamente rivoluzionata: dopo quattro mister e quaranta giocatori, con la fiducia, l’amalgama di squadra e la condizione tutta da ritrovare. Solo con l’arrivo di mister Di Gioia la situazione si è stabilizzata, riuscendo ad ottenere un importante filotto di risultati utili. Riteniamo però che in una società di calcio le componenti essenziali per poter lavorare bene ed arrivare agli obiettivi prefissati, oltre alla costanza ed alla coesione di squadra, che siamo riusciti a raggiungere, siano la serenità, la chiarezza, l’onestà e la trasparenza. La nostra professionalità ha permesso di arrivare a 40 punti, grazie all’importante vittoria di domenica contro il Sona. Purtroppo, i punti in classifica sono però solo 37, per inadempienze societarie, una penalizzazione ricevuta per fattori che non sono dipesi da noi».
Siamo arrivati alla metà di aprile, mancano poche settimane al termine e l’unico sentimento che abbiamo da esprimere sono paura ed incertezza su ciò che accadrà a noi ed al mondo del Seregno calcio. Fin da inizio stagione c’è stata una situazione di difficoltà e di completa incertezza economica: non solo di tutta la prima squadra, anche di tutto il settore giovanile. Tutto ciò ci rende stanchi, arrabbiati ma soprattutto delusi da chi millantava progetti, ma le cui parole non sono mai state supportate dai fatti. La professionalità, l’impegno, il tempo, gli allenamenti settimanali, le domeniche in casa ed in trasferta devono avere un riconoscimento: il settore giovanile aspetta rimborsi da mesi, la prima squadra ad oggi non ha ancora ricevuto il pagamento di due o tre mensilità arretrate, in aggiunta alle ultime due rimanenti. È doveroso comunque aggiungere che anche le altre mensilità ricevute sono arrivate in ritardo, sudate e rincorse. Queste situazioni hanno inficiato la serenità personale ed anche familiare di tutte quelle persone che fanno di questo sport il loro unico lavoro, l’unica entrata mensile. Quello che chiediamo è solamente chiarezza, rispetto e che ci vengano corrisposte tutte le energie, il tempo e la professionalità che abbiamo messo al servizio del Seregno calcio».
Mimmo Bafurno