Entusiasmo alle stelle e non potrebbe essere altrimenti. A Lavello è sbarcata Zemanlandia. La giostra del gol e dello spettacolo, con la matricola terribile in vetta al girone H, il più complicato, competitivo e agguerrito di tutta la Serie D. Non ce ne voglia nessuno. Il girone pugliese-lucano è una Serie C aggiunta, con la maggior parte delle società che sarebbero tranquillamente nella parte sinistra della classifica di Terza Serie. E il Lavello è primo con merito. Gioco spettacolare – come abbiamo apprezzato contro il Sorrento su Sportitalia – corsa, intensità, inserimenti degli esterni, attaccanti micidiali. In pieno stile Zeman. Un’isola felice anche per il tecnico, sfortunato negli ultimi anni a non beccare il progetto giusto e che adesso può contare su una società di primo livello e sul direttore Domenico Roma, che ha allestito una delle migliori formazioni del girone. Il duello con Casarano, Taranto, Picerno e Sorrento si protrarrà fino all’ultimo secondo di questo campionato, ma nessuna delle altre squadre citate, oggi, ha espresso un gioco paragonabile ai gialloverdi.
28 i gol realizzati dalla banda di Zeman. Burzio fa il Signori, Liurni corre e segna come Baiano. Forse manca un Rambaudi. Pazienza, perché a completare il tridente sono Longo ed Herrera, che hanno caratteristiche più da fantasisti che da esterni puri. Se li gode i suoi gioielli, Zeman. 8 i gol dell’argentino Burzio, finalizzatore per eccellenza del gioco del Lavello. Per lui, molto simile a Higuain per movenze e stile, è già arrivato il rinnovo di contratto. 8 i gol anche per Liurni, giocatore dalle caratteristiche uniche. Corre, lotta, dribbla e segna. Unica pecca, se vogliamo, i “pochi” giocatori in gol, solo sei. Facile, però, parlare dell’attacco. La particolarità di Zemanlandia bis è l’equilibrio. 15 i gol subiti dai lucani, con ben 4 cleen-sheet, una rarità per Zeman. Applausi a Karel. Il primo Foggia di Zeman arrivò ottavo in Serie B, nella stagione 1989-90, con 45 gol fatti e 38 subiti in 38 partite. Un altro obiettivo da raggiungere per l’allievo che studia come superare il (grande) maestro.