Il Sona Calcio e l’intera Serie D hanno finalmente accolto con immenso orgoglio un calciatore del calibro di Maicon Douglas Sisenando, atleta brasiliano classe 1981, universalmente riconosciuto come Maicon.
L’ex terzino di Roma e Inter ha fatto il suo debutto nel Campionato d’Italia nel match perso in casa dai rossoblu veneti contro il Ponte San Pietro. 70′ minuti in campo per l’asso verdeoro, uscito dal campo sul punteggio di 0-0 dopo essersi reso protagonista di qualche giocata interessante ma dimostrandosi ancora ragionevolmente lontano dalla migliore condizione fisica.
Nel “Maicon-day”, però, a prendersi la scena è stato un altro campione brasiliano, anche lui ex calciatore di Serie A (5 campionati di A con l’Atalanta tra il 2006 e il 2012); stiamo parlando di Adriano Ferreira Pinto, 41 anni, da 7 stagioni bomber e capitano del Ponte San Pietro, autore dal dischetto del gol che ha deciso la gara disputata in Val di Sona. Una meravigliosa storia nella storia, una di quelle che solo la Serie D è in grado di regalare.
La gara: Che il Ponte San Pietro fosse deciso a non recitare il ruolo della “vittima sacrificale” si capirà sin dalle prime battute di gara. Probabilmente i ragazzi di Mister Giacomo Curioni sono andati addirittura ben oltre le aspettative, anche se non si può dire che la compagine bergamasca abbia rubato qualcosa, anche perché di fronte si è trovata un Sona decisamente annichilito dal centrocampo in su. Poche le sufficienze tra i padroni di casa e sarà certamente la difesa il reparto a disimpegnarsi meglio degli altri. Ieri è stato il giorno di un esordio storico, con il numero 13 brasiliano curiosamente sceso in campo alla 13ª giornata e per di più con la fascia da capitano al braccio.
Nella prima parte di gara gli ospiti sfrutteranno in più di un’occasione gli errori di un Sona distratto in fase di impostazione, per andare a concludere con i vari Burato e Capelli, senza però riuscire a trovare lo specchio della porta. Per vedere gli uomini di Marco Tommasoni pericolosi bisognerà attendere il 23′, quando Galazzini calcerà con il destro, trovando la respinta di Pagno in corner. Un’altra azione degna di nota sarà quella orchestrata da Marchesini, che al 37′ scaglierà un tiro telefonato parato dal numero uno avversario senza affanni. Nulla più di questo nella prima frazione di gara, dove non succederà praticamente più nulla, se non qualche altro sprazzo di “poesia” regalato da due campioni che si erano già affrontati in Serie A circa dieci anni prima.
Nella ripresa i padroni di casa torneranno in campo più propositivi ma nulla di trascendentale sino al 25′, quando Tommasoni deciderà che la partita di Maicon dovesse volgere al termine.
L’ex Manchester City uscirà tra gli applausi dei presenti, lasciando spazio a Montresor. Di lì a poco, sfortuna vorrà che fosse proprio il braccio del neo entrato quello su cui al 29′ andrà a sbattere il tentativo di cross da parte di Capelli, con il direttore di gara che indicherà il dischetto senza esitare. Dagli undici metri l’implacabile Ferreira Pinto spiazzerà Rosa siglando il gol che deciderà le sorti dell’incontro. Nell’ultimo quarto d’ora il Sona si getterà nella metà campo del Ponte San Pietro alla ricerca quantomeno del gol del pari, che arriverà al 43′ ma verrà annullato dall’arbitro per un fuorigioco apparso discutibile. Dopo tre minuti di recupero ci sarà il triplice fischio, con il Ponte San Pietro che passerà al “Comunale” di Sona, al culmine di una giornata tanto “storica” quanto amara per i rossoblu veronesi, che collezioneranno così la prima sconfitta dopo tre risultati utili consecutivi, vedendo avvicinarsi la zona Play-Out, ora distante solo due punti. Gli ospiti, invece, metteranno in cascina tre punti fondamentali che consentiranno alla formazione blues di abbandonare l’ultimo posto della classifica, ora occupato dalla Tritium. Tra sette giorni la squadra del Presidente Paolo Pradella sarà ospite del NibbionOggiono di Mister Giuseppe Commisso, ieri caduto in casa del Villa D’Almè. L’auspicio del Sona è ora quello di tornare presto ad essere la squadra brillante di qualche settimana addietro, recuperando lucidità e ritrovando lo smalto dei tempi migliori, forte della presenza in gruppo di un campione straordinario che i rossoblu, così come l’intera categoria, avranno l’onore e il privilegio di vedere all’opera per la restante parte di questo esaltante Campionato d’Italia.