La vita è un libro di pagine da scrivere e oggi Paolo Valagussa ha redatto una pagina particolare e non solo lui. Il centrocampista della Folgore Caratese, durante la sfida contro il Chieri (terminata 0-3) , andata in scena oggi allo Stadio XXV Aprile, è stato richiamato dal tecnico Emilio Longo per una necessità insolita e cioè di indossare i guantoni. Una richiesta al quale il calciatore non si è potuto sottrarre per evitare la sconfitta a tavolino della sua squadra.
IL FATTO – Arriva un momento nella vita di ognuno, in cui ci si trova di fronte a un bivio e bisogna che si scelga con accuratezza la strategia giusta. Sul sacrosanto manto erboso fornitore di gioie e dolori esistono, come sappiamo, quattro ruoli principali con cui vengono disposti i calciatori, portiere, difensore, centrocampista e attaccante e un regolamento che bisogna rispettare.
Nel corso della gara il portiere Placido Castaldo (2000) si blocca per uno stiramento ma decide di restare in campo dolente. Al minuto 75 la Folgore Caratese subisce la prima rete e il numero uno a limite della sopportazione chiede il cambio. A questo punto il risvolto, mister Longo con un solo cambio a disposizione e senza un altro portiere 2000 è costretto a richiamare l’uomo della provvidenza Paolo Valagussa che decide di mettersi a difesa della propria porta. Guantoni, testa e cuore non sono bastati perché il mediano subisce due reti.
Oggi doveva ripartire il campionato di Serie D, in piena emergenza sanitaria e con palesi criticità economiche. La voglia di ripartire supera ogni limite però episodi come questi che ti stendono al tappeto meritano una riflessione e soprattutto una revisione da parte degli organi competenti perché questa sconfitta in gran parte è dipesa dal rispetto della normativa vigente che prevede la presenza di 4 under in campo. Paradossalmente in questo caso l’aver rispettato il regolamento non ha escluso la penalizzazione cioè la sconfitta.