Ultimo posto nel Girone A, insieme al Fossano Calcio, tanto rammarico e delusione. Il presidente Stefano Amirante lo ha detto: per il Città di Varese si aspettava non la vetta, ma almeno una squadra in grado di lottare per le zone alte. L’esonero di David Sassarini avvenuto nella giornata di ieri, è stato un chiaro segnale che il presidente pretendesse di più. Oggi il patto con Ezio Rossi, è quello di capire principalmente da dove ripartire per conquistare innanzitutto una salvezza tranquilla. Aspetti questi analizzati in sala stampa dallo stesso neo allenatore che in occasione del suo primo allenamento al centro sportivo di Brenno, si è presentato ai tifosi e agli organi di stampa dicendo: “Per me essere a Varese è un onore e un modo per cercare di prendermi delle rivincite: mi piacerebbe tornare nel calcio che conta con il Varese. Il calcio è bello quando è vissuto con intensità. Varese è una città importante, legata anche a Torino. Io ci metterò tutto me stesso, la mia passione e la mia determinazione” – continua – “Partiamo dal fondo, voglio intensità. Il primo obiettivo deve essere la salvezza, preferisco una squadra che faccia un passaggio in meno e che vinca un tackle in più. I numeri dicono che siamo ultimi e in questo momento abbiamo diciotto squadre più forti di noi: in questo momento bisogna avere la mentalità per arrivare a salvarci all’ultima giornata. Poi se dovessimo essere più in alto a marzo faremo delle valutazioni. Se dovessimo arrivare nei primi cinque posti resterei anche l’anno prossimo”. E sulla scelta di Neto Pereira il neo-allenatore ha detto: “Ho scelto l’uomo e il professionista”. Il suo vice è il leggendario Neto Pereira ha poi risposto: “Ringrazio la presidenza e chi mi ha voluto in queste vesti. Sento questa maglia cucita addosso a me”.