Un nuovo ciclo, un nuovo corso, una squadra totalmente rivoluzionata, un nuovo allenatore e una Proprietà, sempre la stessa, decisa a rendersi protagonista con la Prima Squadra amarantoceleste di un campionato di Serie D all’altezza della tradizione di una piazza del calibro di quella reatina.
Il Rieti di Patron Riccardo Curci, reduce da due pareggi per 0-0 maturati contro due ottime squadre come Vastese e San Nicolò Notaresco, si è calato nella realtà del Girone F di Quarta Serie con la consapevolezza di essere una di quelle compagini destinate a lottare per il vertice, in attesa di trovare la migliore condizione vista la partenza in netto ritardo rispetto a tutte le altre formazioni presenti nel medesimo raggruppamento.
La Società laziale ha scelto di affidarsi ad un tecnico giovane, emergente ma altrettanto bravo a valorizzare i prospetti più giovani, un allenatore che risponde al nome di Stefano Campolo. La valorizzazione dei tanti Under presenti in rosa è una delle priorità del Club reatino per l’annata appena iniziata e, non a caso, il numero di fuori quota tesserati nelle scorse settimane è di gran lunga superiore a quello degli “Over”.
Di fondamentale importanza è stata la conferma di capitan Fabrizio Tirelli, con il centrocampista classe 1990 che restando a Rieti ha compiuto un’autentica “scelta di vita”, rinunciando ad altre esperienze, anche tra i Professionisti, pur di non abbandonare la “sua” nave in un momento di grande difficoltà fortunatamente seguito da una sorta di rinascita generale. Anche in Serie D è lui ad indossare i panni di capitano e di trascinatore degli amarantocelesti, supportato dal più esperto del gruppo, l’ex bomber di Catanzaro e Gavorrano, Giordano Fioretti.
Tra gli altri volti nuovi a disposizione di Mister Campolo, si registrano quelli di Salvatore Elefante (attaccante, classe 1995), di Gianluca Gualtieri (difensore, classe 1998), di Mirko Mingione (centrocampista, classe 2001), di Samuele Zona (centrocampista, classe 2002), di Tiziano Tiraferri (difensore, classe 1997), di Alessandro Montesi (difensore, classe 1996), di Andrea Galvanio (attaccante, classe 2000), di Patrizio De Fato (centrocampista, classe 1995), di Federico Vari (attaccante, classe 2001), di Alessandro Orchi (difensore, classe 1993), di Emanuele Nobile (difensore, classe 2003), di Francesco Mattei (centrocampista, classe 1998), di Matteo Magliozzi (centrocampista, classe 2002), di Giovanni Padovani (difensore, classe 1995), di Christian Esposito (centrocampista, classe 2002), di Giovanni Rosati (portiere, classe 2001), di Manuel Parente (centrocampista, classe 2001), di Gabriele Martinelli (attaccante, classe 2001), di Mattia Scognamiglio (difensore, classe 2000), di Alessandro Cibei (portiere, classe 2000), di Andrea Saglietti (portiere, classe 1999), e di Giuseppe Nobile (attaccante, classe 2001).
Una vera e propria “rivoluzione” che però non presuppone un ridimensionamento di obiettivi ed ambizioni, anzi; nonostante il ritardo di condizione, le indicazioni fornite dalla squadra nelle prime due gare ufficiali sono state più che positive e la sensazione è che ci siano tutti i presupposti per concretizzare un percorso che possa riservare a tutto l’ambiente piacevoli ed auspicabili soddisfazioni.