Nemmeno il tempo di iniziare che le polemiche prendono il sopravvento. Tra le gare rinviate anche quella tra Seregno e Scanzorosciate, ufficialmente per “causa di forza maggiore”. Notizia che ha mandato su tutte le furie alcuni dei presidenti in questione. Tra questi Davide Erba, patron dell’ambizioso Seregno che punta a vincere il girone B.
Erba punta il dito contro la decisione della Lega. “Abbiamo contattato i vertici della Lega, ma nessuno ha saputo darci una motivazione corretta. Noi siamo quelli che investiamo, che rispettiamo le regole, che cerchiamo di fare le cose in un certo modo, e meritiamo rispetto. La mia squadra ha svolto un ritiro di quaranta giorni. I miei giocatori svolgono di continuo esami approfonditi, perché la priorità è la salute dei giocatori e di tutti i tesserati. Pretendo rispetto, altrimenti questo campionato rischia di essere falsato in partenza e questo non mi sta bene. Lo scorso anno abbiamo accettato ogni decisione. Adesso siamo all’inizio – prosegue Erba – e bisogna mettere tutto in chiaro per evitare precedenti pericolosi. Perchè hanno rinviato la gara? Cosa vuol dire “causa di forza maggiore”? Nessun giocatore è risultato positivo, ma la gara viene rinviata perché a forte rischio. L’Italia intera è a forte rischio, e allora perché rinviare alcune sfide e altre no? E’ questo che non capisco. Se ci fosse stato un caso di positività, da presidente, sarei stato il primo a dire che non era il caso di giocare. Ci dicano i reali motivi, perchè io come altri presidenti ho investito tanto. Ci sentiamo presi in giro. I massimi esponenti della Lega spieghino le ragioni di rinvio e di non rinvio, anziché essere vaghi. Se ci sono positivi, va bene, altrimenti no. Un’altra cosa che non capisco è perché hanno rinviato al 7 ottobre, quindi esattamente tra 12 giorni, meno dei 14 previsti per Legge in caso di positività. Cosa cambierà?”.