È alla Dossenina sin dal primo giorno di preparazione. Da pochi giorni è ufficialmente il preparatore dei portieri di prima squadra e Juniores Alberto Valsecchi. Già numero uno del Guerriero quando era ancora in attività, il 37enne proprio nell’ultima stagione disputata ha deciso di concludere la propria carriera tra i pali. E la partenza nel nuovo ruolo arriva proprio dal Fanfulla, all’interno dello staff di mister Andrea Ciceri.
“Per me è davvero un grande risultato essere il preparatore dei portieri di una società come il Fanfulla. Essendo l’inizio del mio nuovo percorso, pensare di poterlo fare in un club con più di 100 anni di storia è motivo d’orgoglio, ne sono fiero e sono anche contento per me. Ringrazio il presidente Barbati e anche il direttore generale Andrea Luce che aveva fatto il mio nome al mio predecessore Stefano Del Corno per la guida di Allievi e Giovanissimi. Stefano poi, a cui faccio i miei migliori auguri, ha avuto una chiamata importante e quindi eccomi qui. Devo dire anche grazie ad un’altra persona che è mister Ciceri. Mi conosceva come giocatore, ma, come nessuno d’altronde, mi ha mai visto all’interno di uno staff tecnico, tra l’altro già rodato come il suo. Ha scelto me, un nuovo nel settore e quindi azzardando, ma questo vuol dire che ha fiducia in ciò che faccio”.
Da venti giorni ormai Valsecchi lavora fianco a fianco di Cizza, Carriello e del classe 2004 Marchesi. Tre giocatori con caratteristiche ed esperienze diverse, con cui però Valsecchi opera nello stesso modo.
“Il mio lavoro deve essere impostato in base a quella che è l’idea di gioco del mister, a quello che cerca in un portiere. Cizza lo seguivo da tempo, è il portiere più importante dell’area in cui siamo visto che il Fanfulla è la società che ha maggior blasone e sta ottenendo i più grandi risultati. Tutte le volte che l’ho visto in lui non ho mai notato incertezze ed errori. Può anche lui però migliorare ulteriormente perché ha un potenziale davvero devastante. Carriello e Marchesi invece sono giocatori diversi, con meno esperienza, ma a loro volta con possibilità di migliorare ulteriormente. Con loro, è stato difficile anche per i portieri riprendere dopo uno stop così lungo, sto lavorando a mio avviso molto bene e senza alcuna differenza perché i due giovani a mio avviso devono trovare spunto e ispirazione da chi in quel momento è davanti a loro, in questo caso appunto Edo”.
Cosa può dare al momento Valsecchi ai tre? Al momento il diretto interessato non può dare una risposta a suo avviso, mentre può già raccontare cosa loro stanno dando a lui.
“Tanto. Quando finisci l’allenamento e pensi ad occhi, espressioni e stati d’animo che ti trasmettono fiducia, che hanno capito cosa gli stai proponendo, che ha un senso e uno scopo e ti ripagano dando tutto, per me è qualcosa davvero di impagabile e che non si può descrivere. Quando torno a casa ci penso e davvero non riesco a dare una risposta alla felicità che mi danno. Cosa posso dare loro al momento non so dirlo, potrò farlo solo a fine stagione tirando le somme sul mio operato”.