E’ stato il primo acquisto ufficializzato dal Castrovillari. Difensore centrale classe 1994, Alessandro Manes vanta un curriculum di tutto rispetto ed è pronto ad immedesimarsi al massimo in questa nuova sfida: “Ho ventisei anni e voglio dimostrare che posso ancora giocare ad alti livelli.” Predilige giocare al centro della difesa, impostare l’azione dal basso ed è molto intelligente tatticamente nel cogliere il “timing” giusto per anticipare gli attaccanti. In esclusiva ai nostri microfoni le prime parole di Manes in qualità di giocatore dei lupi del Pollino.
La lontananza dalla terra natia ha inciso nella tua scelta di ritornare nel girone meridionale?
“Certamente, avevo voglia di tornare nel girone I perché è quel girone in cui ho trovato più stimoli in passato. Poi, parlando con la società ho visto che ha un progetto a lungo termine molto ambizioso; è l’anno del centenario quindi ci tengono a fare molto bene e io sono venuto a Castrovillari non certo per pettinare le bambole. Ho ventisei anni e voglio dimostrare che posso ancora giocare ad alti livelli.”
Pregi e difetti del girone I.
“In primis perché al sud il calcio è vissuto in maniera diversa: in ogni posto dove vai i tifosi ti accolgono con un calore inimmaginabile nelle piazze del nord. Anche a livello di adrenalina e di stimoli non c’è paragone. Un <> riguarda le trasferte. Nei gironi del alpini non ha molti chilometri da fare in pullman, mentre al sud le trasferte sono molto più lunghe perché ti devi spostare da una regione (Sicilia e Campania) all’altra quasi ogni settimana.”
La LND ha ufficializzato l’accesso dei tifosi agli stadi: circa mille a seconda della capienza degli impianti. Cosa ne pensi?
“Siamo arrivati ad un buon punto vista la situazione dei mesi precedenti. Prima era esclusa categoricamente la possibilità di vedere i tifosi sugli spalti, invece oggi lo scenario è cambiato. E’ sicuramente da considerarsi una vittoria la possibilità di far entrare mille supporter. L’importante è agire in sicurezza, perché il Covid-19 è una cosa seria.”
Ti piace svariare per tutta la linea difensiva o prediligi un “posto fisso” dato che Franceschini potrebbe propendere per la difesa a tre.
“Ho già giocato in passato, per esempio a Rende con mister Trocini e ad Acireale con Infantino, come centrale della difesa a tre. Ed è quello il ruolo che si adatta meglio alle mie caratteristiche.
Cioè, quali caratteristiche?
“Di impostare l’azione dal basso: questa è una prerogativa fondamentale che un giocatore deve possedere nel suoi bagaglio se si opta per la difesa a tre.
Senza nessuna nobile decaduta quali sono le formazioni favorite per la vittoria finale?
“Sicuramente le due squadra di Messina, ovvero ACR e Football Club. Vedo bene anche l’Acireale, che conosco bene come ambiente e so che stanno costruendo una squadra per puntare in alto. Sarà un campionato molto più combattuto dato che non ci saranno compagini blasonate come è accaduto l’anno scorso con il Palermo e due anni fa col Bari.
Cosa ti aspetti, invece, dal campionato del Castrovillari?
“Sappiamo che è l’anno del centenario e partiamo con i migliori presupposti. Dobbiamo fare assolutamente bene per onorare al meglio la maglia e la storia di questa società. La squadra è ancora in cantiere e piano piano prenderà forma”.