Gli insegnamenti all’ombra di Buffon, la nomea di “pararigori”, la consacrazione a Fiorenzuola fino al sogno (infranto) della Serie C. Davide Libertazzi, 26 anni e un passato nelle giovanili della Juventus, aveva toccato il suo cielo poco più di un anno fa. In D, con la maglia di un Fiorenzuola arrivato sino ai playoff, si era messo in gioco mostrando tutte le sue qualità. Il salto di categoria è stato più duro del previsto, a Imola una sola presenza in Coppa Italia nonostante i buoni propositi di inizio stagione. Un anno dopo, Libertazzi è svincolato e le nuove restrizioni sulle rose in C e le normative sui giovani in D potrebbero complicare un mercato già di per sé complesso:
“Ho voglia di tornare in campo, di trovare un club che possa credere in me – ha raccontato Libertazzi – soprattutto dopo l’esperienza non positiva di Imola. Sono pronto. Certo è che il mercato vive una fase di stallo a causa delle tante problematiche di quest’anno, sanitarie e non. Sono svincolato e sto valutando eventuali offerte, mi piacerebbe rivivere una stagione come quella di Fiorenzuola”.
E proprio lì, alla corte di mister Lucio Brando, Libertazzi era esploso entrando nelle mire di Imolese, Arzignano e numerosi club di D. 30 presenze in rossonero, 32 l’anno precedente con la maglia del Borgosesia: “Non è facile allenarsi o prepararsi non conoscendo ancora squadra e luogo dove potrei giocare – continua il portiere – ma ripeto, non vedo l’ora di tornare a fare quello che mi riesce meglio e dimostrare quello di cui sono capace”.
Dimenticare il recente passato, riprendere in mano il presente e giocarsi il futuro. Davide Libertazzi aveva convinto tutti, ma la C è un mondo tutto in salita. Le restrizioni a 22 giocatori bloccano il mercato, e il suo potrebbe non essere l’ultimo caso di giocatori ancora in attesa di conoscere il proprio destino.