“E’ un grande orgoglio sapere che la società crede in me. Io stesso, dopo aver fatto delle considerazioni professionali, ho capito che era l’opportunità migliore. Ritrovo la serie D dopo 3 anni. Mi spiace solo che molti dei miei compagni non ci saranno, ma funziona così. Tutti noi siamo abituati. Nessuno può dire come sarebbero andate le cose se avessimo chiuso sul campo. Però, abbiamo giocato quasi tutte le partite e sono convinto che ci siamo meritati il titolo. Ora quello che conta è ritrovare la normalità, anche se qualche dubbio ce l’ho”
Il suo ruolo – “Generoso e disposto a tutto per il bene della squadra. Io sono una mezzala e sono convinto che salendo di categoria il mio posto sia ancora di più quello. Però, gioco dove c’è bisogno. All’occorrenza anche terzino, come ho fatto qualche volta nelle ultime due stagioni”.
Il mister- “Non ho molti elementi per giudicare il mister, perché siamo stati con lui solo una decina di giorni. Però ne ho apprezzato l’approccio al gruppo. La situazione non era semplice, nonostante fossimo primi. Lui è entrato in punta di piedi senza stravolgere nulla. Ho fiducia nel suo lavoro”.
Futuro e obiettivi- “Confido in Guarducci, perché sul gruppo ha un impatto positivo. Poi punto sul ritiro. L’anno scorso eravamo quasi tutti nuovi, ma quei giorni a Montecatini furono decisivi. Si creò un legame speciale, che è stato fondamentale per la vittoria. Nel calcio di oggi è un fattore determinante. Prima dei miei vengono quelli della squadra. Io, personalmente, mi aspetto grandi cose. Badesse è una società sana e le ambizioni vanno di pari passo con il lavoro quotidiano dei dirigenti. Sono desideroso di misurarmi con la serie D. Poi, mi aspetto qualche gol. Ne ho sempre fatti e non voglio certo smettere”