Ci sono storie che non finiscono, semplicemente, perchè hanno ancora qualcosa da raccontare. Chiedere a Salvatore D’Ancora ed al Savoia per info. Il forte mediano vestirà, nuovamente, la casacca oplontina nella stagione calcistica che si appresta ad iniziare.
Salvatore D’Ancora nasce a Salerno nel 1995. Cresce nel settore giovanile del Catania, prima di concludere il suo percorso formativo nelle giovanili della Juve Stabia. Nella seconda parte della stagione 2014 esordisce in Serie B con i gialloblù, totalizzando 4 presenze nel campionato cadetto. L’anno successivo nella prima parte di stagione gioca con la Juve Stabia, scendendo in campo due volte nel campionato di Serie C, prima di trasferirsi al Bisceglie durante la sessione invernale di mercato. Con i pugliesi totalizza 18 presenze e 3 reti. In seguito due stagioni importanti con la maglia della Cavese, prima di tornare tra i professionisti al Bisceglie in Serie C. Nella stagione 2018-2019 approda al Savoia, con gli oplontini gioca 24 partite segnando due reti. Nell’annata appena trascorsa è stato protagonista con la maglia del Brindisi in Serie D, con cui ha segnato 5 gol in 23 partite.
Dalle sue prime parole è emersa una gran voglia di Torre Annunziata: “Ritorno a Torre Annunziata? Come dissi due anni fa quando arrivai qui, quando ti chiama una squadra con un blasone del genere è difficile dire di no. Poi conosco benissimo la famiglia Mazzamauro, il Direttore Rais ed il Ds Musa: sono professionisti che fanno calcio seriamente. Il nostro legame ha reso tutto più semplice. Sono onorato e sono carico: spero di disputare la Lega Pro, in caso contrario allora ce la guadagneremo sul campo. Una piazza come Torre Annunziata ed una Società come il Savoia meritano di disputare la Lega Pro. Non vedo l’ora di iniziare, di mettermi a disposizione di Mister Aronica. In questi mesi il calcio giocato ci è mancato abbastanza. Ai tifosi, poi, dico di continuare a starci vicino, come hanno sempre fatto. Insieme riusciremo a toglierci le nostre soddisfazioni e conquisteremo tante vittorie”.
Baricco aveva ragione: “Occorre sempre seminare dietro di sè un pretesto per tornare, quando si parte”. Bentornato Sasà!