“Il monte ingaggi era pari a 52.500 euro per nove contratti depositati. Poi c’era l’ingaggio di mister Procopio, ancora da sanare, di 5.000 euro e 2.000 euro di multe. Insomma un debito di circa 60mila euro e qualsiasi vertenza avrebbe potuto portare l’Agropoli a fallire. Ebbene – ha sottolineato – tutti i rapporti siamo riusciti a chiuderli con soli 6.500 euro. Abbiamo poi un assegno già pronto, per chiudere la posizione debitoria con Procopio. Abbiamo avuto un rapporto sempre schietto e sincero con i calciatori e questo credo ci abbia premiato. Adesso possiamo affermare che la montagna l’abbiamo scalata e l’Agropoli è salva». Nella nuova società ci sarà Rosario Gaglione, ex presidente della Turris, che sarà il principale investitore e curerà l’area tecnica, daranno un contributo anche l’ex presidente Domenico Cerruti, che già ha dato un sostegno nella fase di risanamento; una sponsorizzazione dovrebbe arrivare anche dal presidente della Gelbison ed ex co-presidente dell’Agropoli, Maurizio Puglisi. Nicola Volpe resterà in carica quale presidente. Fabio Cortazzo, storico capo ultras, ha annunciato una serie di attività di marketing promozionale e iniziative di fidelizzazione che verranno operate nella prossima stagione, per portare nuovamente la gente allo stadio. La società attuale non ha fatto richiesta di ripescaggio, ma si è opposta invece alla retrocessione diretta. «Si riparte dall’Eccellenza – ha affermato il sindaco Adamo Coppola – categoria al momento più consona, poi nel futuro si vedrà. Un grazie va a questi ragazzi per il lavoro fatto. Sono convinto che il prossimo anno torneremo ad emozionarci per il nostro delfino».