Giovane, preparato e motivato: Luca Fusco è il nuovo allenatore della prima squadra del Sorrento. La dirigenza rossonera è lieta di annunciare l’accordo con il quarantaduenne tecnico salernitano che siederà sulla panchina rossonera per la prossima stagione sportiva in serie D. Con alle spalle una grande carriera da calciatore in A e B con le maglie di Salernitana, Messina e Genoa, Fusco è reduce da un’annata alla guida della squadra Primavera della Juve Stabia, in cui si è distinto per la qualità del gioco espresso e per la valorizzazione di numerosi giovani talenti.
Completano il nuovo staff tecnico della prima squadra rossonera il preparatore atletico Salvatore D’Andrea, l’allenatore dei portieri Nando Uliano ed il collaboratore tecnico Gennaro Piccolo.
Entusiasta di aver accolto la chiamata del Sorrento, Luca Fusco smania dalla voglia di mettersi in gioco ed iniziare il suo lavoro: “Sono felice e carico a pallettoni. Per me è un’opportunità importante in una piazza dalla storia rilevante. E poi da Sorrento sono passati ottimi allenatori, ultimo Maiuri che con il suo lavoro ha portato entusiasmo in città. Trovo quindi un’eredità pesante da gestire ma con umiltà e lavoro credo che possiamo andare lontano. C’è grande serietà in società, il progetto è nitido, ho conosciuto dirigenti che tengono veramente tanto alle sorti della squadra. C’è un bel clima familiare, mi sento come se stessi a Sorrento da anni. Cambierà qualcosa dal punto di vista dell’organico rispetto alla scorsa stagione ma voglio proseguire su questa scia di positività venutasi a creare con il bel campionato che la squadra ha disputato fino allo scorso marzo. Ho il desiderio di fare qualcosa di importante e di costruire una squadra che sappia divertire”.
Tuttavia, mister Fusco non vuol sentir parlare di numeri e sistemi gioco: “Prima di tutto cercherò di conoscere tutti i calciatori della rosa e di capire la qualità di ognuno senza partire con un’idea già precisa. Poi, strada facendo, lavoreremo per trovare l’assetto più congeniale, ideale per la squadra. In ogni caso, sono un precursore del calcio propositivo, prediligo avere il pallino del gioco in mano ma, chiaramente, bisogna anche sapersi difendere. La serie D è un campionato duro, negli ultimi anni il livello si è alzato: per fare bene dobbiamo creare il giusto mix tra la sfrontatezza dei giovani e l’esperienza dei più anziani. Cercherò di mettere a loro agio tutti, sfruttando al massimo le caratteristiche degli uomini che avrò a disposizione”.
Ma il messaggio rivolto ai tifosi è chiaro e coinciso: “Attorno alla squadra voglio creare tanto entusiasmo e credo che loro siano fondamentali per questo. Non mi piace fare appelli e promesse ma posso garantire che affronterò questa nuova esperienza con voglia, passione e massimo impegno. A parlare, come sempre, sarà poi il campo, giudice unico e supremo”.