A Nocera Inferiore è ripresa la contestazione dei tifosi molossi contro il presidente Paolo Maiorino. Già prima dell’epidemia di COVID-19, in città, nei pressi dello stadio San Francesco, fu affisso uno striscione che invitava il massimo esponente del club a lasciare la società.
Poi l’interruzione del campionato e la cristallizzazione delle classifiche ha permesso alla società rossonera di beneficiare della classifica avulsa e ripartire di nuovo dalla D. Scongiurato quindi l’incubo della retrocessione, il patron ha riposto la sua fiducia in Giovanni Cavallaro come condottiero dell’area tecnica per la prossima stagione, al conseguimento della Licenza C del patentino. Dopo aver ufficializzato anche il nuovo ingresso del Direttore Sportivo Riccardo Bolzan, per l’ennesima volta, il presidente non si è risparmiato e ha professato di voler allestire una squadra che reciti un ruolo da protagonista. Dichiarazioni queste che non hanno trovato riscontro soprattutto in relazione alla probabile campagna acquisti, sia per i tempi che per le risorse. Una situazione abbastanza dicotomica, due versioni diverse, dal momento in cui la dirigenza sta cercando nuovi soci per consentire un apporto ed un aiuto economico, per garantire un campionato degno e rispondere alle ambizioni di una piazza esigente. Maiorino ha già ribadito che non abbandonerà la nave fino a quando ne sarà al timone ma ha sempre invocato una nuova apertura agli imprenditori locali e addirittura, se ci fosse la necessità, di uscire dalla stessa. Va anche ricordato che, con l’ingresso di Maiorino, la Nocerina ha evitato il fallimento e che gli obiettivi fissati ad inizio di entrambe le stagioni sono stati raggiunti. Oggi i tifosi rossoneri però non si accontentano più di fare un campionato satellite, chiedono di ritornare in quei palcoscenici che meritano.
A tal proposito, ieri, alcuni esponenti della Curva Sud molossa, hanno puntato il dito contro lo stesso Maiorino, reo di essere troppo parsimonioso rispetto alle esigenze di una società storica, di una città e di un tifo significativo come quello di Nocera.
Di seguito il comunicato:
“Una società antica gloriosa, ed amata come la Nocerina Calcio 1910 ha il dovere categorico di onorare e difendere sempre al meglio il proprio nome, rispettandone il rango, il livello e la caratura che hanno distinto la propria storia. La maglia rossonera dei molossi è sacra, ma invece ormai, anno dopo anno viene sempre più svilita ed infangata da incapacità, inesperienza, mancanza di programmi e di capitali, false promesse, interessi personali. La tolleranza del passionale popolo rossonero è giunta ormai alla parola fine. Un’emergenza può durare qualche anno, ma quando poi diventa la regola, la continuità, và a snaturare e deturpare quella che è l’onorata tradizione di una casacca ultracentenaria. La nostra amata non deve e non può più essere ostaggio di tanta mediocrità, improvvisazione, inadeguatezza. Centodieci anni di gloriosa storia ridotti ad essere un tirocinio di aspiranti principianti. Chi non è in grado di dare serietà, immagine, professionalità, organizzazione, competenza, progettualità in modo decoroso a questo club, deve andare via subito e ad ogni costo. Meglio aspettare tempi e personaggi migliori che continuare a coprirsi di ridicolo in un continuo ed imbarazzante degrado di quello che fu della storia dei gloriosi ed onorati molossi. Oggi più di ieri, MAIORINO VATTENE!”.