Annino Cucciniello non è più il direttore generale del San Tommaso, a rendere nota questa clamorosa notizia è il diretto interessato, il quale ha spiegato i motivi in una interessante intervista rilasciata ai colleghi di Tehwam.it:
“Lascio il club che ho amato insieme all’Avellino, abbiamo vissuto la nostra prima esperienza in serie D senza il supporto di nessuno. Le istituzioni ci hanno abbandonato: siamo stati costretti ad emigrare dal Partenio a Montemiletto fino a Pratola. Ho lottato contro tutti coloro che ci hanno messo i bastoni fra le ruote. Sono stanco di vedere mio padre lottare ed investire per il club, non è giusto, bisogna supportarlo. Voglio ringraziare lui, e tutti coloro che in questi anni ci hanno supportato, i giocatori e gli allenatori sia che sia finita attraverso una stretta di mano oppure in maniera diversa. Mio padre mi ha fatto innamorare del calcio, e di questo progetto cittadino che non ha mai trovato il giusto spazio in città. E’ riuscito a dare una dimensione sportiva ad un quartiere, di cui ci si ricorda soltanto in campagna elettorale. Ha continuato il progetto senza stravolgerlo, abbiamo assistito solo a passerelle senza nulla di concreto. Adesso avrò più tempo per la famiglia, attendendo qualcosa che possa nuovamente appassionarmi a questo sport”.
Sulla decisione può aver pesato anche la retrocessione a tavolino proposta dalla serie D e ratificata dal consiglio federale della FIGC. Ecco il suo pensiero a riguardo: “Abbiamo subito un evidente torto sportivo, eravamo in corsa per salvarci e il palazzo ha deciso in maniera diversa, andando contro tutti quei club che hanno investito molto non ricavandone praticamente nulla. Ne abbiamo viste di tutti coloro, come quando hanno valutato il nostro campo non a norma contrariamente ad altri impianti. Ci hanno imposto questa retrocessione, e nessuno ha mosso un solo dito per difenderci”.