Che la Serie D sia storicamente fucina di straordinari talenti è risaputo. Spesso c’è chi compie un triplo salto in avanti e raggiunge la massima Serie partendo proprio dai campetti di provincia che caratterizzano il quarto livello del nostro Calcio e, a volte, può accadere che quello stesso “salto” venga compiuto ancor più in alto, arrivando a calcare palcoscenici ben più importanti e prestigiosi.
L’ultima storia di questo tipo, in ordine di tempo, ci giunge dalla Sicilia e più precisamente da due piazze storiche e blasonate come Licata e Acireale. In queste compagini di Quarta Serie militano due talenti ivoriani finiti nel mirino di ambiziose Società professionistiche e dei quali, negli ultimi giorni, si è parlato con insistenza riguardo l’interessamento nei loro confronti da parte del San Gallo, storica Società calcistica elvetica.
Aboubakar Diaby, possente centrocampista classe 2000, attualmente tesserato per il Licata Calcio e Adamzaki Ouattara, centravanti moderno, completo, classe 1998 e già con una discreta esperienza alle spalle, per qualche giorno ancora sotto contratto con l’Acireale Calcio. Questi due talenti purissimi, con una storia personale da Libro Cuore, sono oggi i protagonisti di quella che potrebbe essere una doppia, esaltante operazione di mercato. Una trattativa di cui abbiamo voluto conoscere ogni dettaglio intervistando Gianluca Virzì, l’Agente dei due atleti ivoriani, che in Esclusiva per TuttoSerieD ha svelato i retroscena di un’operazione emersa negli ultimi giorni ma che si protrae più o meno dall’inizio dell’ultima stagione. Il Procuratore etneo ha evidenziato ogni singolo aspetto di un percorso che va avanti sotto traccia da mesi, delineando quello che potrebbe essere il futuro dei suoi assistiti, corteggiati da diversi Club professionistici italiani e non, e destinati ad una carriera di grandissimo profilo.
Signor Virzì, negli ultimi giorni i nomi di Diaby e Ouattara sono balzati agli onori delle cronache lungo un po’ tutto lo stivale, ma anche oltre i nostri confini. Parliamo di due atleti che lei ha personalmente scelto e gestito, prima di tutto umanamente, sin dal giorno del loro approdo in Italia. A distanza di qualche anno, per i due ragazzi si stanno aprendo le porte di un Calcio di altissimo livello e con ciò si compirebbe il progetto sportivo e professionale che dall’inizio ha tracciato per entrambi. Quanta soddisfazione comporta in lei tutto questo?
Devo dire che la soddisfazione che posso provare nel portare avanti per conto loro delle trattative di un certo prestigio, non supera la contentezza che mi avvolge pensando da dove entrambi siano partiti e ripercorrendo un po’ tutta la loro storia personale, fatta di sacrifici, sofferenze e precarietà, culminata con un riscatto umano, sociale e sportivo di proporzioni immani. Sono estremamente contento del rendimento palesato nelle ultime annate da Abou così come da Adam. Se oggi si parla di questi due calciatori nell’ambito di contesti professionistici, in Italia e all’estero, significa che le qualità che intravidi in loro sin dal nostro primo incontro erano assolutamente reali. Poi, col tempo, sono andati a migliorare sotto tutti i punti di vista, grazie anche ai tecnici che li hanno plasmati, valorizzati e che ne hanno compreso pienamente le doti ed oggi stanno raccogliendo i frutti di un lavoro certosino in cui nulla è stato lasciato al caso.
Qual’è la peculiarità che ritiene dominante tra quelle che caratterizzano questi due grandi talenti?
E’ molto difficile evidenziarne soltanto una, perché hanno veramente un insieme di qualità straordinarie che sono sotto gli occhi di tutti. Se proprio dovessi sbilanciarmi direi la mentalità e la fisicità. Devo per forza far riferimento a due caratteristiche in particolare. Prima di ogni cosa, la testa. Questi ragazzi hanno un’umiltà smisurata, unita alla voglia di migliorarsi, di sacrificarsi e di arrivare, aspetti che li contraddistinguono nettamente in positivo al di là delle indubbie qualità tecniche e di uno strapotere fisico che ritengo sia il loro punto di forza. Sono fiero ed orgoglioso di entrambi con cui, per altro, ho un rapporto fraterno e di contatto quotidiano.
Che stagione è stata, l’ultima, per Diaby e Ouattara?
Per il primo certamente straordinaria. E’ stato un titolare del Licata, giocando in ventisei delle ventotto gare ufficiali disputate dai gialloblù in stagione, saltandone solo due per squalifica. Con le sue prestazioni si è rivelato un valore aggiunto per la squadra e sono stati davvero in tanti ad accorgersene. L’annata di Ouattara è stata positiva, come ha più volte rimarcato lo stesso giocatore. Ha iniziato ad agosto scorso con il Taranto, arrivato in una grande piazza, avvolto da notevoli e legittime aspettative, solo che purtroppo non è stato preso in considerazione come avrebbe meritato. Lo spazio è stato assai limitato e quindi a dicembre abbiamo sposato il progetto di un’altra realtà blasonata ed ambiziosa come Acireale. Qui c’è stato sicuramente modo per mettersi in mostra sul campo, seppur schierato all’interno di un modulo che non fosse proprio ideale per lui, però le prestazioni e i gol segnati hanno dimostrato ancora una volta le qualità innate del ragazzo, autore anche di una rete fantastica che giustamente ha fatto il giro di tutti i talk show nazionali dedicati alla categoria.
Quante possibilità ci sono che i due calciatori restino rispettivamente a Licata e Acireale?
Che Diaby resti a Licata poche, non perché non rientri nel progetto tecnico del Club o perché la Società se ne voglia disfare, e neanche perché magari sia il giocatore a voler andar via, nulla di tutto questo. Semplicemente, il ragazzo ha delle richieste molto importanti da realtà professionistiche italiane e non, e quindi il suo futuro non sarà tra i Dilettanti. Per quanto riguarda Ouattara, invece, non c’è nessuna possibilità che resti ad Acireale, perché il tecnico ha già delle idee ben precise su chi puntare nella prossima stagione e Adam non sarebbe al centro del progetto, oltre al fatto che, per caratteristiche, lui non sarebbe valorizzato appieno con il modulo che predilige la formazione granata. Anche per lui ci sono prospettive di grandissimo rilievo e non sarà difficile trovare una soluzione in linea con le qualità, il potenziale e le ambizioni del ragazzo.
Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare circa il possibile ritorno di Ouattara a Taranto e l’approdo di Diaby al Savoia. Cosa c’è di vero rispetto a queste indiscrezioni?
Nel Calcio, come nella vita, mai dire mai. La possibilità che Adam torni a Taranto non è da escludere, ma in questo momento non c’è nulla di concreto. Che il ragazzo goda della stima del Presidente Giove, oltre che di tutta la tifoseria rossoblù, non è un mistero. Se il Direttore Danilo Pagni, e soprattutto il futuro allenatore del Taranto, dovessero far presente la volontà di riavere Adam in organico, valuteremo con piacere un’eventuale proposta, ma è ovvio che non si potrà accettare un ruolo da comprimari. Il giocatore ha tutto per essere protagonista anche in un top club come quello jonico e se ci saranno i presupposti per un ritorno, con la possibilità di rivestire un ruolo di primo piano, sarebbe una soluzione a noi gradita, anche in considerazione del fatto che al giocatore farebbe piacere tornare per dimostrare tutto il suo valore. Oltre al Taranto, però, su Ouattara è forte il pressing di diverse Società di Serie D con ambizioni di alta classifica, pronte ad ingaggiarlo da subito e metterlo al centro del proprio progetto tecnico. Per quanto riguarda Diaby, è attenzionato da tempo da una Società di Serie A italiana che vuole continuare a monitorarlo per poi eventualmente valutarne il tesseramento. Però, allo stato attuale, non nascondo che il Savoia sia in pole position per rilevarlo rispetto ad un paio di altre realtà di Lega Pro, anch’esse fortemente interessate al giocatore. Il Savoia potrebbe ingaggiarlo con l’ausilio di una Società di categoria superiore che poi lo girerebbe in prestito allo stesso club campano. In ogni caso, per entrambi, sto portando avanti da tempo una trattativa che ha la priorità assoluta su tutte le altre e che ormai è di dominio pubblico.
Immaginiamo stia parlando del possibile approdo dei due calciatori al San Gallo, formazione attualmente in vetta alla Super League svizzera a pari punti con lo Young Boys. E’ così?
E’ proprio così. Ormai questa pista è saltata fuori mediaticamente, l’ho confermata io stesso a diverse testate giornalistiche e credo sia giusto svelarne i retroscena partendo da lontano. Innanzitutto parliamo di un Club blasonato, protagonista di una stagione straordinaria. La massima serie elvetica è ripartita qualche giorno addietro dopo uno stop di quasi quattro mesi, con San Gallo e Young Boys appaiate in testa a pari punti e con l’ultimo scontro diretto in programma a Berna nella giornata conclusiva. Chi vincerà questo entusiasmante campionato avrà diritto a partecipare ai Preliminari della prossima Champions, mentre chi arriverà secondo parteciperà ai Preliminari di Europa League assieme alla terza classificata, che attualmente è il Basilea. Il vantaggio di queste tre squadre sulla quarta è abissale e per questo, il San Gallo, è praticamente già certo di partecipare ai Preliminari di una delle due più importanti competizioni europee per Club. Ciò che ancora non è dato sapere è che io fossi in contatto il Chief Scout del San Gallo da poco dopo l’inizio dell’ultimo campionato. La Società svizzera sta seguendo Diaby e Ouattara da mesi e poco prima che scoppiasse la pandemia avevamo programmato la venuta in Sicilia dello stesso Chief Scout del San Gallo assieme ad altri emissari del Club, che sarebbero arrivati sull’isola fermandosi per alcune settimane, con l’intento di vedere all’opera dal vivo entrambi i ragazzi. Sarebbe stato il passo decisivo per poi arrivare alla chiusura di un accordo. Poi, lo stop causa Coronavirus ha bloccato la stagione e anche la loro iniziativa, ma non ha in alcun modo scalfito la volontà di andare fino in fondo per prendere due giocatori nei quali il San Gallo ha dimostrato e dimostra di credere molto. Sono stati monitorati costantemente tramite Wyscout e le telefonate intercorse tra me e gli operatori di mercato del Club sono state quasi quotidiane. Per i due ragazzi, andare a misurarsi in un campionato di massima divisione, con la possibilità concreta di giocare nelle Coppe Europee, rappresenterebbe una svolta personale e professionale incredibile. Giocare davanti ai 20mila di Kybunpark sarebbe un sogno, specie pensando da dove siano partiti.
Visto lo stop definitivo a cui è andato incontro il campionato di Serie D, in che maniera intendete portare avanti la trattativa con il San Gallo?
Il blocco del campionato di Serie D e l’impossibilità di vedere i ragazzi all’opera, non ha condizionato minimamente la volontà del San Gallo di fare quel passo decisivo per arrivare ad un eventuale tesseramento. Abbiamo parlato anche di possibili cifre e di un contratto triennale che non è neanche lontanamente paragonabile a quelli proposti dalle Società italiane che seguono i due calciatori. Stiamo valutando la possibilità di portarli a fare il prossimo ritiro precampionato con il San Gallo, in modo che il tecnico, Peter Zeidler, possa valutarli sul campo e decidere se metterli sotto contratto o meno. L’alternativa sarebbe farli giocare un altro anno in Italia, mantenendo il filo diretto con il San Gallo, che avrebbe così modo di vederli all’opera per poi eventualmente ingaggiarli prima dell’inizio della stagione 2021/22. Ora credo che sia tutto molto più chiaro e va da sé che questa trattativa sia per noi prioritaria su tutte le altre, così come di fatto lo è da molti mesi a questa parte. Già la scorsa estate, prima di firmare con il Taranto, Ouattara fu ad un passo dallo Gzira United, formazione di Premier League maltese che partecipò ai Preliminari dell’ultima Europa League. Forse stavolta ci saranno ancora più chances di vedergli fare questo straordinario salto in avanti assieme a Diaby. Due ragazzi a cui voglio particolarmente bene e che, sono certo, avranno un futuro radioso nelle alte sfere di un Calcio che fino a qualche tempo fa potevano solo sognare e che presto, invece, potrebbe trasformarsi in realtà.
La Redazione di TuttoSerieD, ringrazia Gianluca Virzì per la disponibilità concessa e per la consueta cortesia dimostrata.