Riavvolgendo il nastro di una stagione trionfale, sono tanti i momenti difficili da dimenticare. E lo sa bene il difensore biancorosso Nicola Calcagnotto, che si racconta al suo ufficio stampa al termine di quest’annata svelando il segreto del Campodarsego vincitore. “Una stagione molto positiva per me”, spiega. “L’estate scorsa sono arrivato qui conoscendo già mister Andreucci, e soprattutto, vedendolo molte volte da avversario, immaginavo che l’ambiente Campodarsego potesse essere davvero un’ottima società. Ne ho avuto la conferma: qui ho trovato una famiglia, un ambiente in cui si sta bene e non per niente s’è vinto il campionato. Un’esperienza davvero positiva, che porterò con me per sempre”.
In carriera ne ha viste tante, mai le sarà capitato una situazione come quest’anno. “Sicuramente no, vincere in questo modo davvero è stata una cosa inimmaginabile. Fa dispiacere, ovviamente, aver vinto così, senza poter festeggiare un traguardo importante, ma rimane pur sempre un campionato vinto, ed è bellissimo lo stesso”.
Che cosa aveva questa squadra di così determinante? “Sicuramente il gruppo e la coesione che si è creata tra di noi. A cominciare da Società, mister, direttore e staff: con noi sono sempre stati chiari, anche quando le cose magari non andavano bene, mentre di contro quando invece abbiamo cominciato a raccogliere risultati importanti, non abbiamo mai avuto eccessi di presunzione e abbiamo sempre continuato a lavorare, tenendo l’umiltà giusta per affrontare ogni domenica come una finale. E alla fine la vittoria è stata meritata, ed è stata merito del gruppo”.
Personalmente come l’ha vissuta, sul campo? “Magari non sarò stato titolare tutte le partite, avendo avuto anche qualche acciacco, però mi sono sempre sentito parte del gruppo, mai messo da parte. Non c’è stata questa differenza tra titolari e non: in altri ambienti può capitare, e alla lunga è una situazione che penalizza l’intera squadra, qui invece la nostra unione è stata proprio il punto di forza”.
Il momento decisivo? “Che potevamo costruire qualcosa di grande, ce ne siamo resi conto vincendo scontri diretti importanti. A dicembre abbiamo girato con un vantaggio di punti notevole, e questo ci ha portato ad avere delle consapevolezze in più. Non direi che ci sia stato un momento decisivo preciso, ma mi sono sentito che c’era nell’aria qualcosa di grande, qualcosa in più che questa squadra, davvero forte, aveva”.
La sua partita da ricordare? “Un istante preciso non ce l’ho, tutte le domeniche sono sempre state belle. Porterò con me un bellissimo ricordo di tutta questa stagione, in generale: dall’allenamento del martedì, al sabato mattina, non c’è un momento unico ma un bellissimo ricordo generale”.