Intervenuto ai microfoni della trasmissione domenicale “TifoWeb”, curata dalla redazione di “Giornalerossoblù”, il direttore sportivo del Taranto, Danilo Pagni traccia il profilo del nuovo allenatore:
“Ho fatto le mie valutazioni ed in cuor mio ho già scelto l’allenatore. Ci sono state tante proposte anche per vie traverse, Taranto fa gola. Non ho mai sentito Feola e non ho neanche il suo numero di telefono. Lo conosco professionalmente ed è un ottimo allenatore per la categoria oltre ad essere anche un bravo professionista, lo stimo ma non l’ho mai contattato e non c’è neanche un incontro in programma. Ho letto di Giacomarro, vi dico solo che l’ho invitato al mio matrimonio, con Auteri ho un grande rapporto e l’ho avuto a Siracusa e Gallipoli come allenatore. Orlandi è stato giocatore di mio padre e poi lo chiamai per allenare. Anche con Calabro ho una bella amicizia. Ciò non significa che siano in lizza per la panchina del Taranto, non mi interessa fare casting e non mi presterò mai a questo tipo di trattative. Io ho scelto l’allenatore insieme alla proprietà e sarà quello, non possiamo chiamare tutti altrimenti perderemmo di credibilità. Ci sono decine di allenatori che fanno finta di niente e nel frattempo ci fanno contattare da terze parti, in ventuno anni di mia carriera ed in quaranta di mio padre, ho imparato tanti meccanismi del calcio. Si è innescato un tam tam mediatico sull’allenatore che in realtà non esiste. Ho parlato con un solo allenatore, preparatissimo, bravissimo e di grande prospettiva. Con lui non è stata presa alcuna decisione e ne riparleremo, ma nel mio cuore so che lui dev’essere il nostro condottiero quest’anno. Fra una settimana, massimo dieci giorni, ne riparlerò con la proprietà. C’è gente che attualmente ha una squadra e si sta proponendo ma non mi piace lavorare così, io ho due o tre profili adatti ma solo uno è il prescelto. Non abbiamo fretta. Voglio un uomo di personalità, perchè ci sono tanti allenatori che sbraitano e danno pugni sulla panchina ma poi sudano freddo e sbagliano le decisioni sotto pressione. La leadership di un allenatore si dimostra all’interno dello spogliatoio, non c’è bisogno di fare teatrini. Io valuto la persona, le motivazioni e la preparazione che ha, non sto con l’almanacco in mano per vedere quanto ha vinto in carriera”.
MERCATO – “Sto cercando di attuare una strategia, puntando sul calcio argentino che verosimilmente rimarrà fermo a lungo. Ho sguinzagliato qualche contatto che si trova lì e sto cercando un paio di profili di un certo tipo. Non è detto che ci riuscirò, non voglio illudere nessuno, però sono stato tanto in Argentina ed ho contattato un paio di elementi. Parlo nello specifico di una mezzala sinistra, dotata di un grande tiro, un giocatore che ha giocato nel massimo campionato nazionale ma non è assolutamente vecchio. E’ un’operazione difficile non solo per il lato economico. La gran parte della squadra di quest’anno ha reso al di sotto delle proprie reali possibilità. I ’99 non saranno più under quindi Ferrara è sul mercato, per me è un giovane molto forte ma ovviamente la società vuole monetizzare non poco sulla sua uscita. Per quanto riguarda gli over ripeto che avrebbero potuto dare di più: i vari Genchi, D’Agostino e Guaita in primis non hanno reso e lo sanno bene anche loro perchè vivono di calcio. Sono soprattutto delle belle persone che per problemi fisici o per altre difficoltà non hanno reso. Danilo Pagni non ha preclusioni nei confronti di nessuno, farò semplicemente delle valutazioni tecniche, personali e motivazionali. Preferirei giocare con l’under in porta anche perchè Sposito è un ottimo portiere scuola Empoli e so che è fidanzato con una Tarantina quindi ci sono dei buoni presupposti per riconfermarlo. E’ un portiere di buon livello e ricopre un ruolo particolare che ovviamente ci porterà a dover scegliere anche un altro ragazzo che gli faccia la concorrenza, un portiere di pari livello. Poi in fase di mercato può succedere di tutto, magari troviamo degli under fortissimi che ci permettono di usare un portiere over, ma in Serie D a me è capitato pochissime volte. Matute è un guerriero ed ha un altro anno di contratto però devo parlarci di persona. Discuterò con tutti, non ho problemi a confrontarmi ed a breve inizieranno i colloqui”.