E’ uno di quegli addii difficili da accettare e da commentare, non tanto per la modalità con cui è avvenuto, del tutto consensuale, quanto perché non è affatto semplice andare a certificare, anche con le parole, la fine di un idillio che durava da ben 17 anni, eccezion fatta per la parentesi di un biennio tra il 2014 e il 2016. Un periodo, questo, che si potrebbe definire come una sorta di “pausa di riflessione” seguita da un riavvicinamento forte e intenso durato altri sei anni. Poi, un altro addio; stavolta definitivo, chissà. Difficile dirlo, anche perché quella tra Mister Enrico Cerbella e lo Sporting Trestina è stata una vera e propria “storia d’amore” e non ci si dovrebbe meravigliare qualora venisse contemplato un ennesimo ritorno di fiamma in futuro. Qualsiasi cosa dovesse accadere un domani, per ora si è detto “basta” dopo quindici anni intensi, costellati di enormi soddisfazioni, prima da giocatore, poi da vice allenatore e successivamente da condottiero della Juniores e della Prima Squadra bianconera. Sicuramente non sarà stata una decisione facile quella di separarsi, e per quanto Cerbella resti e resterà sempre parte integrante della storia della Società bianconera, non può che suscitare grande scalpore questa sua scelta, probabilmente fisiologica, di voler andare a sviluppare il proprio lavoro da un’altra parte. Non sarà difficile per uno col suo carattere imporsi in un altro contesto, nello stesso modo in cui si è imposto e fatto voler bene in bianconero. Convinti, quasi inevitabilmente, che questo non sia un vero “addio”, ma solo il più classico degli “arrivederci”, quello che caratterizza le separazioni che non potranno mai essere tali, qualsiasi sia il destino di chi oggi ha scelto di andare a scrivere da un’altra parte un nuovo capitolo della propria storia.
Di seguito, il significativo Comunicato Ufficiale attraverso il quale, il Club presieduto da Leonardo Bambini, ha annunciato la separazione da Mister Enrico Cerbella.
“Si è chiuso consensualmente, dopo ben 17 anni, il rapporto tra lo Sporting Club Trestina e il suo allenatore storico, Enrico Cerbella, che ha iniziato da giocatore per poi passare a fare il secondo a Mister Franceschini l’anno della vittoria del campionato di Promozione.
A dire il vero non sono stati proprio 17 anni, perché Enrico si è preso persino la briga di portare il Città di Castello in Serie D e di vincere con la squadra tifernate anche la Coppa Italia di Eccellenza e l’anno seguente raggiungere la salvezza in Serie D.
Per l’ex Mister bianconero un trend che ha dell’incredibile, a partire dalla promozione in Serie D dopo la gavetta con la Juniores, dove ha forgiato molti giovani passati poi in Prima Squadra.
Mai una retrocessione in tutti gli anni da allenatore con salvezze, a volte sofferte, ma spesso raggiunte con largo anticipo.
Di Enrico ricorderemo, oltre ai successi, anche la grande voglia di lavorare che ha sempre trasmesso al gruppo che guidava e che seguiva spesso anche fuori del terreno di gioco.
Per chi li ha vissuti, dirigenti, giocatori e tifosi, sono stati anni indimenticabili che rimarranno per sempre nella storia della Società bianconera.
Se dobbiamo fare un appunto che però ci fa sorridere è relativo a qualche espulsione di troppo, dovuta al suo carattere sanguigno e al suo grande attaccamento ai colori bianconeri.
A questo punto tutti vogliamo fare un sincero in bocca al lupo al giocatore, al tecnico ma soprattutto all’uomo che tanto ci ha fatto divertire e che è riuscito a portare in giro per tutta l’Italia il nome del nostro piccolo paese, che spesso ha affrontato gare contro realtà che avevamo visto solo in televisione.
Grazie di nuovo Enrico e ancora in bocca al lupo!”.