Non usa mezzi termini il primo tifoso di Torre Annunziata, il presidente onorario del Savoia, Alfonso Mazzamauro, ha così risposto ai colleghi di Oplontini.com in merito agli ultimi e incresciosi episodi accaduti sul nuovo ingresso in Società: “Riguardo Pecorelli, parliamo di una persona seria e posso dire che la trattativa è in corso e stiamo facendo dei progetti ma purtroppo qualcuno che vuole solo il male del Savoia, si è intromesso, telefonando lui e anche alcuni giocatori. Mi sto accertando riguardo l’accaduto e ci tuteleremo nelle sedi opportune. Poi, se ci dovesse essere qualche altro imprenditore di Torre Annunziata disposto ad investire la stessa cifra, allora che si faccia avanti. In due anni ho sentito solo parole, zero fatti. Chi ha agito contro il Savoia ne pagherà le conseguenze”.
Un nuovo ingresso in Società apporta una garanzia economica a fronte delle gravose casse economiche generali in cui naviga il dilettantismo, accentuate anche dal Coronavirus. In previsione futura il presidente fa un appello: “In situazioni del genere, un imprenditore deve farsi affiancare da sponsor importanti, altrimenti fare calcio diventa impossibile. Sfido chiunque, in un periodo così delicato, a fare da solo un calcio pulito e onesto nelle serie minori. Ricordo e ci tengo a sottolineare di aver ricevuto, in due anni, meno di € 50.000,00 di sponsorizzazioni. Sono disposto a sedermi per trattare la cessione di poche quote”.
In merito al DS Mignano dice: “Con il direttore c’è stato, c’è e spero che ci sarà sempre un rapporto di affetto indissolubile. Per quanto concerne il calcio, devo dare spazio a nuove professionisti del settore e siamo alla ricerca di un direttore sportivo che abbia qualità e competenze elevate e soprattutto rapporti con club di Serie A per accaparrarci i giovani di talento. Mignano non è stato escluso dal progetto, anzi, sia io che mio figlio Renato gli abbiamo proposto di lavorare in team con un altro direttore. Riguardo la diatriba tra Rais e Mignano, non ne so nulla, so soltanto che ognuno ha preso le proprie decisioni. Rais ha lavorato bene, è una persona di fiducia e rimarrà al suo posto e la stessa proposta è stata fatta a Mignano che però ha rifiutato e a me non va di forzare la mano; sono i fatti a dire chi sono i veri professionisti perché non basta far parte di una società di categoria superiore”.
Sulla questione ripescaggio aggiunge: “Noi siamo pronti a fare domanda di ripescaggio ma anche il Comune dovrà essere pronto per far sì che ciò possa avvenire. Non vorrei che, come nel caso del Cerignola, il ripescaggio non fosse accolto per mancanza di autorizzazioni e/o stadio. Non farò più la Serie D, lo dichiaro da 6 mesi ormai. Moralmente abbiamo vinto il campionato, non ci sentiamo dilettanti, essendo la seconda miglior seconda di tutti i gironi di Serie D. Per quanto riguarda la Serie C semi-professionistica ( in riferimento al nuovo format proposto) se alcuni benefici dovessero rimanere immutati, ovvero diritti tv, minutaggio e premi di formazione, allora la cosa potrebbe essere portata avanti. Senza questi benefici, la Serie C sarebbe solo un costo e non credo che società con proprietà intelligenti e attente, si iscriverebbero al torneo di Serie C. Non esiste un imprenditore che investe senza ricavarne qualcosa e non dimentichiamo che il prossimo anno gli introiti saranno abbattuti dalla mancanza del pubblico sugli spalti. Invito, pertanto, la Federazione ad offrire un contributo concreto ai club di Serie C. In fondo, basterebbe dividere la torta dei diritti tv in maniera diversa, d’altronde Serie B e Serie C sono un serbatoio di calciatori ed è in queste categorie che crescono i giovani talenti” .