Calato il sipario su una stagione che rimarrà per diversi aspetti “indimenticabile”, a Casarano è tempo di pianificare il futuro. Non c’è la necessità di accelerare i tempi per la programmazione della prossima annata sportiva, più che altro perché ancora non è ben chiaro come andrà a strutturarsi la categoria. Ciò nonostante, le basi su cui fondare la ripartenza del Calcio all’ombra del “Giuseppe Capozza” sembrerebbero essere già state poste nelle ultime settimane.
Infatti, nel giro di poco tempo, è attesa una doppia conferma per quanto concerne la compagine rossazzurra. Una è relativa alla figura del Direttore Sportivo e l’altra è inerente la guida tecnica della Prima Squadra. Marcello Pitino e Mister Dino Bitetto, salvo clamorosi colpi di scena, resteranno rispettivamente al proprio posto, con la Società presieduta da Giampiero Maci che sembrerebbe intenzionata a dare continuità al lavoro iniziato da Pitino la scorsa estate e da Bitetto, da novembre in poi.
La proprietà è consapevole di quanto la piazza non sia pienamente contenta del lavoro svolto quest’anno dal 62enne DS siculo. E’ innegabile come, lo stesso, abbia puntato su diversi profili che non si sono rivelati minimamente utili alla causa, ma ciò non toglie che gli si possa concedere l’opportunità di riscattarsi in sede di mercato. Il Casarano non sembra volersi privare dell’esperienza del proprio DS e sembrerebbe deciso a concedergli la possibilità di agire in maniera differente dall’ultima stagione, allestendo un organico che possa dare modo a Mister Bitetto di esprimere il proprio Calcio, iniziando a lavorare non in corsa ma sin dal primo giorno di ritiro.
Anche l’ex tecnico di Cavese e Manfredonia, probabilmente, merita di sviluppare un certo tipo di lavoro, sfruttando una rosa in parte allestita su sua indicazione e plasmata in largo anticipo rispetto alla partenza del prossimo campionato.
Sembrano essere queste le indicazioni che filtrano dall’ambiente rossazzurro, con la dirigenza casaranese intenzionata a proseguire con Pitino alla direzione sportiva e con Dino Bitetto in panchina. E’ a loro che si vorrebbe affidare la ripartenza, immaginando di concludere in maniera ancor più positiva rispetto a quest’anno, dove comunque, non va dimenticato, il Casarano ha di fatto chiuso al quinto posto, da matricola, in un Girone infernale. Non è tutto da buttare riguardo all’ultima annata, anzi. La Società ha impiegato risorse cospicue in partenza, a cominciare dall’onerosa riqualificazione delle strutture sportive, stadio in primis, investendo capitali che, ad onor del vero, non sarebbero dovuti essere impiegati dal Casarano Calcio. Di quella appena conclusa si può parlare senz’altro di stagione “di transizione” dove, per quanto si potesse fare ancora meglio, è da considerarsi un buon risultato la chiusura in piena zona Play-Off con sole sei battute d’arresto in ventisei gare disputate in campionato.
Questa Società merita totale fiducia e non c’è ragione per cui si debba mettere in discussione l’operato dei massimi dirigenti. Se gli stessi riterranno di ripartire da Pitino e Bitetto nella stagione che verrà, è giusto che tale scelta venga assecondata da tutto l’ambiente, perché si tratta di uomini in grado di garantire un futuro importante ad un Club ambizioso e lungimirante. Un netto stravolgimento sembra essere lontano dalle idee dell’asset societario, convinto di ripartire da dove ci si è interrotti quest’anno. Le voci, alcune a dir poco “fantasiose” circolate nelle ultime settimane, riguardo al presunto interessamento del Casarano per DS o tecnici diversi da Pitino e Bitetto cadranno in prescrizione anzitempo, perché non dovrebbe passare ancora molto, prima che la Società annunci ufficialmente di aver rinnovato la fiducia a queste due importanti figure. Sarà questo il primo passo per poi procedere al graduale allestimento di un organico che sia in linea con le ambizioni della piazza e del Club e che, al tempo stesso, consenta al Casarano di competere per obiettivi importanti senza operare investimenti che non rientrino in una logica gestionale che dovrà necessariamente essere legata al concetto generale di “sostenibilità”, imposto dal delicato momento storico e imprescindibile per chiunque voglia fare Calcio nel prossimo futuro.