Ospite della quinta diretta Instagram sui canali di TuttoSerieD è stato il calciatore del Grosseto, Filippo Moscati. Con lui abbiamo parlato di passato, presente, ma soprattutto futuro, con lo sguardo rivolto alla promozione in Serie C da parte del club toscano.
Filippo, dopo 5 anni di agonia e di continue rifondazioni, il Grosseto torna finalmente tra i professionisti
Si, ieri i giornalisti e gli appassionati mi dicevano che per la prima volta nella sua storia, il Grosseto è riuscito per ben due volte consecutivamente a fare il salto di categoria. Una piazza come il Grosseto non merita il campionato dilettantistico, sia per la tifoseria sia per una società gloriosa per il calcio italiano: siamo felici di averla riportata dove merita! Noi quest’anno, come neopromossa, siamo partiti con l’obiettivo primario di salvarci, poi vittoria dopo vittoria abbiamo preso la consapevolezza di puntare più in alto, grazie anche al supporto stupendo da parte della nostra tifoseria, sempre presente in massa sia in casa che in trasferta.
Quale è stato un episodio in particolare che vi ha fatto capire la reale potenza di questa squadra?
Sicuramente la trasferta di Bastia! Noi perdevamo 1-0 mentre la capolista Monterosi vinceva: al termine dei novanta minuti poi noi vincemmo e loro pareggiarono. La partita successiva avevamo lo scontro diretto (in casa) e noi eravamo lì attaccati a -1. Loro vennero con tanto entusiasmo, ma alla fine vincemmo noi 1-0: ecco forse questi due episodi ci hanno fatto comprendere appieno la forza di questo magnifico gruppo, sempre coeso da inizio stagione.
Ottima stagione del collettivo, ma sicuramente tu sei stato uno dei protagonisti di questa magnifica cavalcata
Ho dato il mio contributo come lo hanno dato tutti gli altri: la mia fortuna è essere attaccante, per cui ho contribuito con i goal. La differenza quest’anno l’ha fatta il blocco dell’annata precedente, un gruppo speciale che ci ha permesso di fare una grandissima cavalcata. Il goal che mi ha emozionato di più è stato quello contro il Bastia al 90°. Rivedo sempre le immagini, ogni volta mi emoziono di più: un boato incredibile, mi levai la maglia e andai sotto la curva dei nostri magnifici tifosi, sempre presenti ovunque.
La proposta avanzata da parte della Lnd è stata quella di far salire la prima di ogni girone di D e di far retrocedere le ultime quattro. Un tuo commento sulla scelta legata alle retrocessioni
Riguardo le retrocessioni, in parer mio è stato giusto far scendere di categoria le ultime due; sbagliato invece far retrocedere anche le altre due perchè comunque si trovavano nei Play Out e potevano ancora giocarsi la salvezza. Secondo me era più opportuno fare scendere le ultime due, poi è chiaro che a decidere e la Lega. Penso che molte società coinvolte faranno numerosi ricorsi, penso sia naturale essere arrabbiati.
Secondo te quale potrebbe essere una riforma, in questi giorni se ne è parlato tanto, per far tutelare voi calciatori dilettanti
In questa quarantena ne ho viste e sentite di tutti i colori. Noi in Serie D veniamo considerati come semi-professionisti, ma ci alleniamo come i club di Serie A: noi veniamo pagati per 10 mesi e non abbiamo contributi, in A invece è completamente un discorso diverso. Secondo me va rivista questa cosa, perchè è difficile trovare calciatori in Serie D che hanno un secondo lavoro. Peraltro noi non firmiamo un contratto, abbiamo un rimborso spese, ma chiaramente in questa quarantena, essendo che un presidente non vede i calciatori allenarsi, in maniera quasi del tutto sbagliata decide di non pagare gli “stipendi”: secondo me è una situazione paradossale che va sistemata, ci sono famiglie che vivono solo grazie al calcio.
Prima del lockdown causato dal Covid-19, il Grosseto si trovava in prima posizione a +2 dalla seconda Monterosi. Secondo te, qualora non fosse accaduta questa situazione, il Grosseto avrebbe continuato a mantenere la scia del primo posto?
Pato dal presupposto di aver visto le ultime due partite del Grosseto dalla tribuna a causa di un infortunio. Sinceramente penso che ultimamente eravamo una squadra ancora più compatta, sicuramente in forma e piena di sostegno da parte dei nostri tifosi. Da una parte dispiace non aver continuato, perchè volevo vincere sul campo meritatamente. Chiaramente il sapore di questo scudetto non è proprio uguale a vincerlo al 90° o all’ultima gara. Noi sicuramente eravamo più in forma del Monterosi, anche se è vero che avevamo partite difficili, ma i favoriti eravamo noi. Dico che quello appena vinto è stato un campionato meritato. Comprendo appieno il dispiacere da parte delle seconde, ma purtroppo non si può annullare tutto perchè ci sono persone che hanno speso soldi e in ogni caso si era già giocato il 75% delle partite.
Sicuramente è ancora presto parlare di futuro, ma tu hai già qualche idea?
“Beh in realtà il telefono squilla sempre, ma a chiamare è sempre la mia famiglia” questa è stata la risposta che detti ad un giornalista romano un paio di settimane fa. Ancora è presto per parlare di futuro, non ho ancora parlato con il mio procuratore ne tantomeno con altre società. Penso che il Grosseto, da quel che ho capito, cercherà di riconfermare in blocco la rosa di quest’anno. Per adesso mi godo il momento, poi per il futuro ci sarà tempo.Sicuramente l’auspicio è quello di essere riconfermato in attacco anche per la prossima stagione, sarebbe bello continuare questo progetto.
Un saluto ai tifosi del Grosseto
Li ringrazio perchè è stata un’annata che difficilmente mi scorderò e ci scorderemo. Ogni domenica, quando eravamo in trasferta, facevano tanti chilometri per la squadra e noi li abbiamo ripagati con i risultati. Peccato non aver festeggiato con loro, l’auspicio è quello di farlo tutti insieme quando i protocolli di sicurezza lo permetteranno. Annata indimenticabile!
RINGRAZIAMO L’UFFICIO STAMPA E L’ATTACCANTE DEL GROSSETO FILIPPO MOSCATI PER LA DISPONIBILITA’ E LA CORDIALITA’ MOSTRATA DURANTE L’INTERA INTERVISTA!