E’ terminata ufficialmente da pochi giorni la straordinaria stagione del Sorrento, con la compagine costiera che ha chiuso al terzo posto in un Girone dall’altissimo coefficiente di difficoltà come quello H di Quarta Serie. Un cammino splendido per i rossoneri, interrottosi sul più bello a causa di una pandemia con cui il nostro Paese, purtroppo, si sta ancora confrontando.
Ad evidenziare pensieri, analisi e valutazioni su questa annata e sul prossimo futuro, è il Presidente Giuseppe Cappiello che, all’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Comunicativi ufficiali del Club campano, si è espresso in questi termini:
“Per noi è stata una stagione molto positiva in cui siamo riusciti a raccogliere soddisfazioni, frutto di quanto seminato. Terminare così il nostro percorso ci lascia un pò di amaro in bocca, ma quella della Lega è una decisione condivisibile. Resterà ben impresso nei ricordi di tutti il nostro Calcio bellissimo e allo stesso tempo molto aggressivo, capace di esaltare di nuovo la tifoseria rossonera ma, purtroppo, per via di questo nemico invisibile, non si è potuto far altro che stoppare il campionato per garantire la salute di tutti gli atleti. Saranno comunque indelebili i pensieri rispetto a un gruppo magnifico e sempre compatto, capace di grandi imprese come le vittorie in casa del Taranto e del Foggia, il successo con l’Audace Cerignola e la goleada al Casarano. Il Sorrento quest’anno è stata un’orchestra diretta dai due veri artefici di questo capolavoro vale a dire il DS Antonio Amodio e il tecnico Vincenzo Maiuri. Visto quanto espresso ed il 2-0 imposto allo “Zaccheria”, forse il terzo posto ci sta fin troppo stretto. Paghiamo a caro prezzo l’avvio stentato con un punto in tre partite ma, comunque, non dimentichiamoci che il nostro obiettivo iniziale non era la vittoria del campionato. In ogni caso, onore alla capolista Bitonto capace di far più punti di tutti nelle ventisei gare giocate.
Antonio Amodio è certamente una figura importante della rinascita del Calcio a Sorrento: ha grandi meriti nei risultati raggiunti durante le ultime stagioni. Oltre lui, va dato il giusto riconoscimento a tutti i collaboratori, allo Staff dirigenziale, medico e tecnico, con al vertice un allenatore preparato e professionista. Dopo anni bui, la Penisola Sorrentina può sentirsi di nuovo orgogliosa della sua squadra di Calcio. Ora dobbiamo guardare avanti e continuare il nostro progetto di continua crescita, ripartendo con ottimismo e cercando di riconfermare sia il DS che il tecnico. Amodio ha dimostrato di avere un grande fiuto nel scovare giovani talenti e Mister Maiuri è la persona giusta per valorizzarli.
Si prevedono tempi lunghi prima della ripartenza. Sicuramente ci ritroviamo in un mondo cambiato, soprattutto dal punto di vista economico, con il nostro territorio che sta vivendo una delle crisi più dure di sempre. Difficoltà che condivideremo con tutte le realtà della nostra categoria. Saranno fondamentali due fattori: l’incidenza della pandemia sull’economia nei prossimi mesi e l’eventuale riforma dei campionati.
Considerando i meriti sportivi di quest’ultima stagione (media punti 1.92 al pari della Lucchese capolista del Girone A), il costante lavoro con i giovani che ci vede sempre protagonisti nella classifica “Giovani D Valore” e la nostra storia con oltre 30 stagioni in Serie C, il Sorrento ha tutte le carte in regola per poter essere annoverato tra le migliori compagini dell’attuale Serie D. Siamo alla finestra e poniamo fiducia nell’operato del Presidente Cosimo Sibilia e dei suoi collaboratori che hanno capito che ci ritroviamo con un sistema da riformare. Il mondo del Calcio ha bisogno di un salvagente, composto non solo da agevolazioni fiscali ma anche da tutele per i suoi protagonisti e soprattutto da regole certe che andrebbero a premiare le realtà più virtuose.
Da sempre, Sorrento è l’ambiente adatto per il lancio dei giovani nel mondo del Calcio. In questa stagione si sono messi in evidenza tutti i nostri “Under” come i portieri Scarano e Semertzidis, i difensori Fusco, Esposito, Diop, Cesarano e Pasqualino mentre a centrocampo abbiamo Vitale, Cuomo e lo sloveno Vodopivec. Il bilancio è più che positivo per tutti e alle loro spalle abbiamo anche una Juniores che è arrivata prima nel proprio Girone (a pari punti con il Giugliano). La politica della nostra Società è incentrata proprio sui giovani ed avranno sempre lo spazio che meritano nell’organico della Prima Squadra. Dico di più, anche senza l’obbligo degli Under in campo, il dilettantismo deve essere un trampolino di lancio e non solo una soluzione: il futuro sono proprio loro”.