Siamo entrati nella settimana decisiva, quella utile, salvo ulteriori e clamorosi colpi di scena, per sancire la chiusura definitiva di una stagione travagliata, anomala e che adesso non può far altro che andare incontro ai relativi verdetti.
Sono tante le Società già proiettate al futuro, sono diverse quelle che hanno provveduto alla nomina del prossimo allenatore o Direttore Sportivo, mentre altre stanno ancora ragionando sul destino di tali figure, nonostante le mille incognite che caratterizzano questo determinato momento storico.
Tra le poche certezze, una è indubbiamente quella che riguarda l’imminente salto di categoria del Palermo, con la dirigenza rosanero impegnata già da alcune settimane in quest’ottica.
Pur non essendoci ancora state comunicazioni in tal senso, è ormai chiaro che l’anno prossimo l’allenatore delle Aquile non sarà Rosario Pergolizzi. Nonostante il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e un primato sempre saldo sin da inizio campionato, il tecnico siciliano non sarà confermato alla guida della formazione rosanero. L’ex allenatore tra le altre di Ascoli e Olbia, non ha lasciato quell’impronta che ci si poteva attendere, non ha mai fatto breccia nel cuore dei tifosi e non ha convinto la Società ad affidarsi a lui anche in una categoria superiore.
Per la sua successione sono tante le suggestioni emerse negli ultimi giorni, da Antonio Nocerino a Delio Rossi, passando per Piero Braglia, Gaetano Auteri, ma non solo.
In realtà, secondo quanto appurato dalla nostra redazione, i profili attualmente più “gettonati” e che sarebbero in cima ai pensieri dell’A.D. Rinaldo Sagramola, sono quelli di Giuseppe Scienza e Roberto Boscaglia. Quest’ultimo è stato già accostato al Palermo nelle scorse settimane, un tecnico che per carisma e preparazione tecnico-tattica potrebbe tranquillamente fare al caso delle Aquile, pur avendo un contratto importante in essere con la Virtus Entella e che nessuna delle due parti, allo stato, pare voglia sciogliere.
L’ipotesi Scienza, invece, ha preso piede nelle ultime ore, con il 53enne allenatore piemontese reduce da uno straordinario biennio di Lega Pro con il Monopoli, forte di una conoscenza pregressa con alcuni dei dirigenti rosanero. Per l’ex trainer di Brescia e Cremonese si sono mosse in anticipo diverse realtà di Serie C tra cui Teramo e Catanzaro, ma l’idea di allenare una squadra blasonata come il Palermo potrebbe rivelarsi determinante qualora decidesse di separarsi dal sodalizio biancoverde pugliese.
La situazione appare comunque in divenire ed è certo che verranno sondati altri profili che possano essere ritenuti idonei a ricoprire un ruolo dalle enormi responsabilità, non fosse altro che per le logiche pressioni che caratterizzano un contesto storico e ambizioso come quello panormita. Al netto di qualunque plausibile smentita da parte del Club sembra ormai scontato che, in concomitanza con il salto di categoria, sarà annunciato anche il cambio di guida tecnica. Sarà quello il primo tassello per programmare una stagione che dovrà necessariamente rispondere alle naturali aspettative dei sostenitori palermitani e alle aspirazioni di una Società che vuole rivelarsi assoluta protagonista anche in Serie C.