In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone F, Luciano Rabbeni, attaccante dell’Avezzano per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “Momento particolare, speriamo di uscirne il prima possibile perchè c’è qualche miglioramento. C’è il rischio di compromettere la prossima stagione, perché noi viviamo di questo e occorre una soluzione al più presto”.
RIPRESA – “Come mai ancora tardano a farci sapere che il campionato è finito definitivamente? Vorremmo sapere anche come procederà anche in virtù dei pagamenti, perché i 3 stipendi in meno pesano soprattutto per noi che viviamo di questo e abbiamo famiglie da mantenere. Poi ci sono le società che sono in difficoltà, e queste per la maggior parte vivono di sponsor. Ci sono difficoltà nei pagamenti e quindi questo si ripercuote per noi calciatori. Qualsiasi soluzione venga presa sia in chiave promozioni che retrocessioni, questa lascerà degli scontenti e successivamente ci saranno dei ricorsi. Sarà una bella gatta da pelare. Giustamente bisognerebbe promuovere le prime, in quanto hanno meritato: o prendi in considerazione questa classifica o non ho al momento una soluzione idonea”.
STIPENDI – “E’ un bel danno economico: noi riceviamo dei rimborsi spese. Non sono contratti di Serie A, che ti permettono di vivere tranquillamente. Occorrerebbe che lo Stato aiuti le società nel sovvenzionare i pagamenti, altrimenti è dura. Ad oggi molte società non hanno pagato gennaio e febbraio, e in molti non pagheranno marzo, aprile e maggio; e soprattutto in tanti si approfittano di questa situazione. Addirittura ho amici che sono fermi a dicembre. In Serie D non siamo considerati proprio, già la categoria dilettanti non è giusta visti i tanti sacrifici che facciamo durante la settimana”.
STAGIONE – “Speravamo di fare meglio: sono arrivato qui ad Avezzano e non c’era un’ottima situazione, volevamo salvarci. Il presidente ha fatto importanti investimenti, e con il gruppo nuovo non è facile risollevarsi subito: chiaramente ci mancavano diverse partite e non si sa come sarebbe finita. A livello personale potevo sicuramente fare di più”.
SUPERMERCATO – “Si è fermato il campionato e il presidente ha preso in gestione il supermercato. E’ nato tutto dal nulla, e un giorno ci ha chiesto: ‘Mi venite a dare una mano?’ e ci ha fatto un contratto a tempo determinato. Abbiamo lavorato un mese, ci siamo occupati dello scarico del nuovo supermercato perché lui l’aveva preso in gestione ed era cambiato tutto. E’ stata una bella esperienza, nuova soprattutto e non ci è pesata più di tanto. Sicuramente ci ha dato una mano in un momento in cui non si poteva uscire di casa. Ai tifosi ha fatto un certo effetto e loro erano sbalorditi ed entusiasti. E’ una cosa nuova che non capita spesso. A dir la verità preferisco giocare…”
MESSAGGIO – “Sono molto positivo: servono buoni propositi, questa situazione ci ha fatto capire come è importante vivere lo sport. Per me è la cosa principale, e quando viene a mancare, capisci la reale importanza di questo”.
Ringraziamo Luciano Rabbeni e l’ufficio stampa dell’Avezzano per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.