In merito alla proposta di riforma del calcio italiano lanciata in esclusiva da sportitalia lunedì 5 maggio, si è espresso anche il direttore sportivo del Grassina Colucci, il quale si è mostrato favorevole. Ecco le sue parole rilasciate al sito ufficiale del club:
“ Era da anni che si protestava perché la Serie C con le sue 60 squadre originava un numero insostenibile di professionisti. Parliamoci chiaro: non è possibile mantenere 100 società professionistiche in Italia. Si tratta di una condizione più che giustificabile in Serie A e B, dove il livello di calcio e soprattutto l’impatto televisivo compensa spese ed interessi, ma non si può continuare a ritenere la Serie C al pari delle due categorie superiori. È una serie troppo costosa, come hanno dimostrato i continui fallimenti di svariate società negli ultimi anni. La soluzione proposta da questa riforma è intelligente, e ci auguriamo che venga recepita intelligentemente dai presidenti dell’attuale C che trarrebbero vantaggi sia da una promozione in B sia da una permanenza in terza serie: se sbarcheranno tra i cadetti avranno molti più introiti televisivi, se invece rimarranno tra i Dilettanti non pagherebbero più gli eccessivi stipendi ai propri calciatori, ma solo dei rimborsi spese adeguati. Spero che si trovi d’accordo anche l’Assocalciatori: è vero che perderanno qualcosa in termini di stipendio, ma è giunta l’ora di smettere di definire professionisti o semi-professionisti i calciatori di Serie C”
“ Si tratterebbe di un aiuto concreto per tutti, di un alleggerimento dei costi medi e dei rimborsi. Credo anche che sia l’occasione per riequilibrare le categorie e restituire competitività ad una terza serie che vedrebbe finalmente tutte le società in regola sul piano finanziario. Spero che si accetti di remare tutti insieme in un’unica direzione: non ha senso indugiare ancora. Adesso c’è una proposta concreta su cui lavorare, smettendola una volta per tutte di ipotizzare una ripresa del campionato impossibile da attuare o dei playoff in piena estate. Abbiamo un Ministro improvvisato a cui piace molto improvvisare: credo che sia la definizione migliore per lui. Ecco, mi auguro che Spadafora decida finalmente di agire, invece di chiacchierare a vuoto. Vista la situazione che pare migliorata, gradiremmo uno sforzo per riaprire i centri sportivi fra un mese, anche solo per svolgere qualche allenamento in gruppo, rispettando naturalmente tutte le norme di igienico-sanitarie. Per il resto, confido nella serietà e nel buonsenso di chi detiene il potere decisionale”.